Tempi difficili anche per le mamme in questo periodo, non tanto perché, se fortunate, devono stare a casa 24 ore su 24 coi loro bambini, ma perché le attività possono essere tanto limitate. Abbiamo incontrato, ovviamente telefonicamente, Gabriella Somenzi, libero professionista, scrittrice, ma soprattutto moglie e mamma, che vive a Carbonate.

Hai un bimbo di quasi due anni, Nicolò: come si affronta un periodo di pandemia con lui?
“Fortunatamente è troppo piccolo per capire cosa sta succedendo, anzi è contento che la mamma e il papà siano a casa con lui tutto il giorno. Nei miei momenti di smarrimento o di tristezza che inevitabilmente mi vengono, cerco di non fargli capire nulla. A lui sembra di essere in vacanza e io sono contenta di godermi il mio bambino”.

Arriva però la bella stagione, le belle giornate e la voglia di uscire aumenta. Quali sono le attività da poter fare con lui, rispettando i dovuti accorgimenti?
“Ci divertiamo con le costruzioni, le macchine e giochiamo a nascondino. Fortunatamente abbiamo il giardino che ci consente di giocare con la palla e fare qualche attività all’aperto, come rotolarsi nel prato che è la sua passione”.

GabriellaSomenziDa mamma, come vedi il futuro post-Coronavirus?
“Se dovessimo andare in giro con le mascherine sarà difficile trovare una spiegazione per lui. Infatti, se devo uscire per necessità come andare a fare la spesa cerco di non indossarla davanti a lui. Ripeto è ancora piccolo per capire cosa sta succedendo. Non va più all’asilo nido, ma non ha capito il perché”.

Siamo ormai a casa da due mesi, e nonostante la tristezza, abbiamo più tempo per noi, per le nostre passioni e per i nostri hobby. Uno di questi può essere la lettura: che libri ci consigli di leggere?
“Ho appena finito di leggere “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino che consiglio. Aggiungo anche “Peccato mortale” di Carlo Lucarelli, “Il nostro iceberg si sta sciogliendo” di John Cotter, “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel Garcia Marquez e ovviamente il mio “Autunno””.

Quindi oltre a essere mamma, moglie, lavoratrice, sei anche scrittrice?
“Sì. Nel 2017, in autunno, ho pubblicato il mio primo libro dal titolo “Autunno”, tra l’altro poco prima di scoprire di aspettare Nicolò. È il racconto della vita di un giovane sconvolto dalla morte del fratello maggiore”.

copertina libro autunno somenziCome mai questo titolo?
“Prima di tutto perché è la mia stagione preferita, dove per altro sono nata. La prima parte è stata scritta in autunno ed è la stessa stagione in cui è uscito”.

È un libro autobiografico?
“Assolutamente no”.

Perché consigli di leggerlo?
“Perché fa bene al cuore. È un libro che può essere letto dai ragazzi, dai 14 anni in su, dagli adulti, dai meno adulti. In molti che hanno letto il mio libro mi hanno detto hanno trovato una soluzione ai loro problemi, molti hanno dovuto smettere di leggerlo perché troppo forte e l’hanno ripreso in altre condizioni. Una signora durante una presentazione, si era ritrovata nelle mie parole, e dato che aveva appena perso un figlio voleva leggerlo”.

A quando il secondo libro?
“Ecco, se devo vedere il lato positivo del Coronavirus è che ho avuto tanto tempo per leggere e per scrivere e spero di far uscire in autunno il mio secondo libro”.

Autunno si chiude con una schiarita: ci sarà anche nella nostra vita e coinciderà con il post-Coronavirus?
“Sicuramente sì, credo molto nell’hashtag #andràtuttobene. Riprenderemo la vita di prima con molta più cautela avendo attenzione verso gli altri e noi stessi. In questo periodo ho capito veramente le persone che mi stanno vicino, e continuerò a coltivare quelle amicizie sane”.

Silvia Galli