Federico Reale, biancoazzurro di adozione ormai, si è distinto particolarmente in questa stagione bizzarra tanto da essere stato selezionato dai mister del girone Z di Seconda Categoria come uno dei migliori quattro calciatori del campionato e, dunque, è tra i candidati al Pallone d’Oro di Seconda Categoria (girone Z). 19 volte a segno, è stato un perno importante per il suo Laveno.

Cosa ne pensi di questa nomina?
“Sono molto contento che i mister abbiano apprezzato quello che hanno visto durante le varie partite della stagione”.

Che annata è stata per te? Sei soddisfatto della tua prestazione ma anche di quella della squadra?
“Individualmente sono soddisfatto perché penso sia l’anno in cui ho realizzato più reti e anche a livello fisico e mentale andavo alla grande. Siamo una squadra fortunatamente giovane e compatta, ci siamo trovati bene e questo ha aiutato sia me che il gruppo in generale perché i risultati sono arrivati. Peccato per quello che è successo perché ci siamo fermati nel periodo caldo e mancava poco alla partita con il Luino che poteva determinare la loro fuga solitaria o no. Ecco, l’unico rimpianto è di non aver concluso il campionato. In qualche gara potevamo evitare di perdere punti ma nell’insieme abbiamo fatto tutti una grande stagione”.

Qual è stato il momento più emozionante?
“Quello più bello in questa stagione è stata la partita contro la Sommese, uno scontro di alti livelli in cui, subito dopo aver preso goal su errore difensivo, siamo riusciti a pareggiare. In quell’istante abbiamo risollevato le sorti della gara e siamo rimasti attaccati alle parti alte della classifica. Parlando in generale, da quando sono al Laveno ce ne sono stati molti di momenti emozionanti ma di sicuro quello che ricordo con più felicità è l’anno in cui siamo riusciti a salire di categoria e ho segnato nello spareggio finale. Un’altra situazione bella risale a due anni fa quando abbiamo fatto un girone di ritorno pazzesco: siamo partiti dalle ultime posizioni e siamo risaliti fino quasi a prenderci i play-off”.

C’è qualche giocatore da cui prendi spunto per quando sei in campo?
“Non mi sono mai concentrato nel vedere queste cose, prendo spunto dalla totalità dei giocatori che vedo e capisco che hanno delle caratteristiche che al momento non ho. Magari da qualche compagno più grande cerco di prendere la calma che inizialmente non avevo. In generale cerco di prendere qualcosa da tutti”.

A chi vorresti dedicare l’eventuale vittoria del pallone d’oro?
“Ai miei compagni di squadra attuali che hanno contribuito a portarmi a questi livelli e a tutti i miei compagni, mister che mi hanno seguito da quando ho iniziato a giocare. Quello che ho imparato è merito loro”.

Rimarrai ancora al Laveno il prossimo anno?
“Credo proprio di sì, formalmente tra qualche settimane sarò svincolato ma credo proprio di rimanere, il progetto c’è, la squadra è confermata”.

Roberta Sgarriglia

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