
Due signori numeri uno, due “fantasisti” così diversi ma di qualità indiscussa, una serie di senatori ed una serie di giovani che vanno ad arricchire due rose di alto livello, senza dimenticare due mister altamente preparati e di grandi ambizioni, cosa manca all’appello? Il bomber, anzi i bomber, altre pedine fondamentali di cui Ferno e Solbiatese possono crogiolarsi.
Ma la reatà è che qualunque carta si peschi dal mazzo gialloblù o nerazzurro è facile pensare come non si vada troppo lontano da un Jolly o da un carico da novanta.
Certo, fare la differenza non è per tutti, provarci è il tentativo di molti, riuscirci la conseguenza naturale di chi, al talento. unisce il sacrificio. E non solo e di sacrificio, su questi campi, ce n’è sempre in abbondanza.
A poco più di 48 ore dal big match della 19° giornata quello che vede contrapposte NFO Ferno e Solbiatese, non si fa fatica ad immaginare quanto questi potrebbero essere tra i novanta minuti più belli del girone di ritorno, perché come detto, tanti sono gli appigli per credere che sarà effettivamente così, non ultime le posizioni in classifica, prima contro seconda della classe.
Seduti al tavolo da gioco, mister Gennari e mister Minniti sanno di avere in mano carte importanti tra cui spiccano due “Jack” come Mattia Cinotti e Giulio Madera.
Il primo, attaccante classe ’91 approdato a Solbiate la scorsa estate, ha all’attivo 10 gol. “Ma non chiedetemi chi sarà l’uomo in più per questa domenica perché sono troppo scaramantico“.
Che sfida sarà?
“Tostissima, ma siamo pronti, all’andata riuscimmo a ribaltarla ma onore a questo Ferno ben messo in campo e con tante qualità; qualcuno dice che loro arrivino da prestazioni non troppo confortanti ma queste sono sfide a sè, con stimoli maggiori e ripeto stanno facendo un ottimo campionato. Se temo qualcuno? No temere no, ho grande rispetto di tutti, certo se devo dire uno che mi ha stupido particolarmente dico Casiraghi, gran giocatore“.
Cosa vi ha lasciato il pareggio casalingo con la Folgore di domenica scorsa?
“Ma in realtà è un pareggio che ci può stare, ogni tanto bisogno tirare anche il fiato soprattutto quando hai una formazione rimaneggiata, tanti meriti comunque alla Folgore che ha fatto la sua partita, noi però pensiamo a noi stessi e sappiamo che dobbiamo fare di più, è vero che abbiamo dieci punti di vantaggio ma è vero anche che è uno dei campionati più incerti degli ultimi anni“.
Cosa significherebbe vincere questa sfida seppur arrivi tanto in anticipo rispetto al “rush finale”?
“Può voler dire tutto o niente, è vero che ci sono ancora tante partite davanti e che noi abbiamo un buon vantaggio, ma oltre che per i tre punti pesanti queste sono gare che danno una svolta al campionato dal punto di vista morale; tra l’altro un po’ come al Chinetti giocheremo, ne sono certo, in una cornice di pubblico da altre categorie, anche questo conterà molto“.
Ad oggi sei felice della tua scelta? Guardando la classifica possiamo dire che hai avuto ragione…
“Felicissimo, qui si sta bene e si lavora bene, ho compagni straordinari, come Leontini che sa sempre cosa fare e come Chiaia, che sta dando molto, ma anche tanti giovani di talento, con mister Gennari poi mi trovo benissimo, per l’aver ragione invece aspetto fine anno“.
In casa Ferno la risposta da bomber è affidata, anche, a Giulio Madera: centravanti classe ’96 fino ad oggi ha timbrato il cartellino dodici volte. “È un buon bottino, ma non posso dire di essere appagato, si può e si deve sempre fare di meglio soprattutto per la squadra“.
Arriva Ferno – Solbiatese, siete pronti?
“Sì, siamo pronti, perché nonostante le nostre ultime domeniche ci abbiano visto perdere qualche punto, ma non dimentichiamolo contro grandi squadre, questa è una gara a sé. con grandi stimoli“.
All’andata accarezzaste il sogno di vincerla, poi la Solbiatese ribaltò il risultato fino al 3 a 2 finale, ma fu comunque una sfida bellissima, questa volta che gara ti aspetti?
“A viso aperto, mi aspetto una gara completamente a viso aperto. Sono i primi in classifica e non sono certo là per caso, nessuno li ha mai battuti, non è questione di fargli uno sgambetto è questione di fare qualcosa che nessuno ha mai fatto in campionato quest’anno, abbiamo voglia di provarci non tanto per ridurre il gap quanto per dare una svolta al nostro cammino dal punto di vista mentale, so che loro sono una corazzata ed io per primo ho massimo rispetto dei giocatori della Solbiatese, ma non abbiamo timori e vogliamo provarci“.
Al di là del risultato cosa significa per voi questa sfida? Tre anni fa eravate in terza categoria, oggi siete ai vertici della prima.
“È un orgoglio immenso per noi, per quello che abbiamo fatto, per la società che ci segue sempre e per il mister che dà il 110%, Ferno è un paesino e stiamo cercando di rappresentarlo al meglio, abbiamo un pubblico bellissimo che anche domenica saprà regalare la cornice giusta, in cambio speriamo di fargli un bellissimo regalo“.
Ferno – Solbiatese è un po’ come una “mano calda” in una partita di poker. Sul piatto la posta è alta, le carte nelle mani dei due tecnici hanno un peso specifico, ora bisogna avere la lucidità per trovare la combinazione giusta e per scoprirle su quel tappeto verde, puntando al poker o forse direttamente alla “Scala reale”, senza dimenticare che nel mazzo, per raddrizzare anche giocate apparentemente poco fortunate, esistono i “bomber – jolly”, quelli che basta un colpo ed è tutto risolto. In sostanza, può succedere di tutto.
Mariella Lamonica