La Caronnese è stata una delle società più colpite dai rinvii causa Covid, con solo quattro match disputati nelle prime otto giornate. A seguito della momentanea sospensione della Serie D per dar spazio ai recuperi, i rossoblu avranno la possibilità di giocare due delle quattro partite in arretrato, entrambe in trasferta: la prima il 18 novembre contro il Città di Varese, la seconda domenica 22 a Sestri Levante. Ancora da definire le date dei recuperi contro Folgore Caratese e Imperia.
In casa Caronnese la scelta della LND è stata accolta positivamente dal ds Raffaele Ferrara: “Fermarsi per qualche settimana, in modo tale da consentire alle squadre di recuperare almeno una parte dei match rinviati era l’unica opzione possibile per cercare di dare continuità e regolarità al campionato. Sarà comunque difficile proseguire regolarmente senza regole certe, perché il rischio rinvii resta onnipresente: non possiamo fermare il campionato ogni mese per consentire recuperi che potrebbero non giocarsi”.

Anche Ferrara, quindi, sottolinea la necessità, più volte ribadita in questi giorni, di rivedere il protocollo della Serie D per prevenire l’aumento esponenziale dei recuperi e l’accavallarsi dei match. “Una soluzione molto semplice – spiega il ds rossoblu – potrebbe essere la creazione di una convenzione per i club di Serie D in modo tale da eseguire ogni giovedì tamponi rapidi, a costo ridotto. In questo modo si distinguerebbero immediatamente i negativi, idonei a giocare, dai positivi che dovranno rispettare il periodo di quarantena. Con regole di questo tipo si dovrebbero evitare i troppi rinvii avuti finora, anche se qualche partita potrebbe comunque saltare; in ogni caso ci sarebbe più continuità”.

Una misura del genere, inoltre, faciliterebbe non poco la gestione dei giocatori da parte delle società stesse, garantendo la possibilità di individuare immediatamente anche eventuali asintomatici in gruppo. “Provvedimento che – continua Ferrara – andrebbe attuato fino a marzo/aprile, mesi in cui il virus perde la sua potenza, in quanto abbiamo già visto che andando verso l’estate la situazione diventa di gran lunga più gestibile”.

Di gestibile, purtroppo, al momento c’è ben poco e la Caronnese è ferma dalla sconfitta casalinga contro il Chieri, il 17 ottobre; ciò significa che i ragazzi di mister Gatti riprenderebbero a giocare dopo un mese di inattività. Da questo punto di vista Ferrara è tranquillo: “Si tratta sicuramente di uno stop importante, ma abbiamo a disposizione una squadra giovane e forte che può sopperire a questa problematica sia a livello fisico sia a livello mentale. Purtroppo non possiamo fare nulla in merito, se non rimboccarci le maniche e dare il massimo. Abbiamo avuto anche noi qualche caso, stiamo aspettando l’esito del giro dei tamponi di controllo, ma la situazione è rientrata. Siamo fiduciosi in vista della ripartenza”.

Matteo Carraro

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