Con buona parte del roster ormai al completo, il capitano della Openjobmetis Giancarlo Ferrero racconta le sue impressioni sulla squadra biancorossa che sta nascendo per la prossima stagione, tra entusiasmo e grande trepidazione per l’ormai sempre più probabile arrivo ai piedi del Sacro Monte di Luis Scola.

Ferrero partiamo dal nuovo blocco italiano della squadra che sta nascendo e che lei sarà chiamato a guidare, che ne pensa?
“Ho ottime sensazioni su quello che sta succedendo. Vorrei innanzitutto ringraziare chi sta rendendo possibile tutto questo perché dopo la pandemia non era assolutamente scontato avere la possibilità di allestire una squadra come quella che sta nascendo. Quindi vorrei davvero ringraziare il Consorzio e gli sponsor, il Main sponsor Openjobmetis perché fin da subito c’è stata l’idea di ripartire nel segno di un progetto solido e che abbia continuità. Sono veramente contento dei ragazzi che si sono uniti alla nostra squadra. C’è grande voglia di ricominciare con grande entusiasmo. Ho avuto la possibilità ed il piacere già di parlare con De Nicolao, De Vico e a breve mi sentirò con Ruzzier, giocatori molto forti e ragazzi con grande entusiasmo e voglia di fare bene, che sono due caratteristiche fondamentali. Sono molto carico per la nuova Openjobmetis che si sta creando”.

Quanto ed in cosa può cambiare l’impronta della squadra, rispetto agli altri anni, con un blocco forte di italiani?
“Sicuramente puntare su un blocco forte di italiani è stata una scelta importante della società. Io sono sicuro di quello che non cambierà, ovvero la nostra identità di squadra che sarà chiara, costruita attraverso il lavoro e sono altrettanto certo che il pubblico, magari anche sentendosi più vicino alla squadra con un gruppo di italiani forte, ci ripagherà con il solito grande sostegno ed affetto. Sarà importante far capire fin da subito ai nuovi cosa significa giocare per Varese ed il peso di questa maglia. Sicuramente costruiremo una squadra con grande identità, che è una cosa su cui coach Caja punta molto, un roster che raggiunge i suoi risultati basandosi sul lavoro quotidiano e la crescita continua”.

Cosa vorrebbe dire per lei condividere lo spogliatoio con un giocatore come Scola?
“Spero che l’ufficialità arrivi il prima possibile. Da quando sono usciti i primi rumors sto attendendo il momento dell’annuncio. Per me sarebbe un onore, un giocatore che ho sempre ammirato e seguito in tutta la sua carriera. Sono sicuro che aiuterà tanto in spogliatoio quanto in campo soprattutto i ragazzi più giovani. Sono curioso di prendere da lui qualche routine, qualche sua abitudine, perché per arrivare alla sua età, ancora ai livelli con cui si esprime, nonostante tutto quello che ha vinto, c’è sicuramente grande metodo, grande dedizione al lavoro. Servirà a tutti ed ho grande voglia di giocare con lui, se questa ufficialità arriverà”.

Vedendo anche la ripresa del calcio, con partite un po’ strane senza pubblico, come si immagina la ripresa nel caso in cui non ci fosse pubblico? La difficoltà maggiore pensa possa essere mentale di riuscire a concentrarsi anche in una situazione strana?
“Sto vedendo qualche partita e ovviamente lo sport ha bisogno di contatto con il pubblico. Io mi reputo un giocatore di energia che ha bisogno di uno scambio continuo con il pubblico e del pubblico per crescere durante la partita, avere un traino ed un incitamento dopo una bella giocata o un canestro. Il mio auspicio è di ripartire se non con la pienezza del palazzetto, quanto meno con una parte di esso, perché noi giochiamo per i nostri tifosi e abbiamo bisogno di loro”.

Viste le importanti scelte sul mercato della società, Varese può tornare a competere per vincere qualcosa il prossimo anno, penso ad esempio, alla Coppa Italia?
“Tutto quello che sta succedendo, la squadra che si sta creando e anche l’attesa e le aspettative che ci sono, riguardo non solo i giocatori che abbiamo citato ma anche per quanto riguarda Jason Rich, che è un grandissimo giocatore, sono tutte situazioni non scontate. Stiamo attraversando un momento difficile e proprio per questo mi sento di ringraziare ancora di più la società a tutte le componenti che stanno permettendo questa realtà facendo un grande sforzo economico e progettuale. Si sta creando una sana aspettativa, poi chiaro bisognerà capire il livello del campionato, ci vorrà del tempo perché la nuova squadra si amalgami al meglio. C’è grande voglia di fare bene, come ogni anno quando si riparte, ma questa volta ancora di più, per dimenticare tutto il brutto periodo che abbiamo passato e che stiamo passando”. 

Alessandro Burin

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