Non capita spesso che un portiere sia tra i nominati al Pallone d’Oro targato Varese Sport. I mister in genere vengono colpiti soprattutto dagli attaccanti che, con i loro gol e le loro giocate, fanno la differenza e portano punti alla causa.
Quest’anno, invece, ad attirare l’attenzione degli allenatori del girone A di Promozione è stato anche Filippo Teseo, portiere del Gavirate che ha dominato il campionato e che è stato promosso in Eccellenza, che è tra i quattro candidati al Pallone d’Oro di Promozione insieme al compagno di squadra Federico Caon, al capocannoniere del torneo Nicolò Lolli e al giovane attaccante della Besnatese Marco Caccia. Il numero 1 rossoblù è stato spesso decisivo e ha guidato la difesa meno battuta del girone (14 reti subite in 21 partite) meritandosi più volte applausi a scena aperta.
Descrivi la tua carriera. Qual è stato il momento più bello e importante?
“Ho militato nella Solbiatese fino agli Allievi, quando sono stato acquistato al Novara. Ho giocato con il club piemontese con gli Allievi Nazionali e l’anno seguente sono stato aggregato con la prima squadra che allora disputava la Serie C1. Ho avuto la possibilità di andare in panchina più volte e a fine campionato ho anche esordito nel match casalingo contro il Foggia, una gara e un’emozione che conservo ancora in modo indelebile. Successivamente sono passato alla primavera della Sampdoria dove sono stato il secondo dietro a Fiorillo e durante quell’anno ho avuto la possibilità di respirare il calcio vero e di allenarmi con continuità con la prima squadra che allora contava giocatori del calibro di Cassano e Pazzini. Chiusa quell’avventura, ho giocato tre anni in Serie D tra Settimo Torinese, Solbiatese e Verbano e due stagioni nella Prima Lega Svizzera, prima di tornare in Italia al Morazzone dove, in due annate, ho vinto il campionato di Prima Categoria; ora è da tre stagioni che difendo la porta del Gavirate con cui abbiamo centrato l’Eccellenza. Nella mia carriera, dunque, ho assaporato il calcio professionistico e mi sono tolto la soddisfazione di vincere due campionati tra i dilettanti”.
I mister ti hanno nominato tra i migliori calciatori di Promozione della stagione. Che annata è stata per te? Sei soddisfatto degli obiettivi raggiunti dal punto di vista individuale e di squadra?
“Sono molto contento di questa nomina e ringrazio gli allenatori che mi hanno citato. Come Gavirate abbiamo sempre avuto un gioco votato all’attacco ed era nostra abitudine mantenere molto il possesso del pallone. Agli avversari, dunque, abbiamo cercato di concedere il meno possibile e nei due tiri in porta in media che riuscivano a farci avevo il dovere di farmi trovare pronto e di essere determinante. Qualche mio intervento, dunque, è risultato decisivo per conservare la vittoria e per portare a casa i 3 punti e ne sono felice. Sono altrettanto contento che siamo riusciti a salire in Eccellenza dopo aver dominato il torneo. Mi dispiace solo di non aver potuto festeggiare sul campo, come di solito avviene”.
A chi ti ispiri? Qual è il tuo calciatore preferito?
“Non ho mai avuto un portiere preferito, ma mi piace chi riesce a fare interventi belli dal punto di vista stilistico. Qualche tempo fa un giornalista locale mi ha paragonato a Manuel Neuer del Bayern Monaco e mi ha fatto molto piacere. Ancora oggi a volte i miei compagni mi chiamano Neuer”.
A chi vuoi dedicare l’eventuale vittoria del pallone d’oro?
“Innanzitutto al Gavirate che mi è rimasto vicino quando due anni fa, alla mia prima stagione in rossoblù, mi sono infortunato gravemente al ginocchio. Mi hanno aiutato, supportato, aspettato e riconfermato per l’annata successiva, cosa che non accade spesso nel mondo del calcio. Non mi sono mai sentito solo in quel momento difficile e ancora oggi ringrazio la società. Inoltre, mi sento di citare anche Oscar Crippa con cui mi alleno da tre anni a questa parte. Abbiamo un grande feeling, ci capiamo con una sola occhiata e devo tanto a lui se faccio buone prestazioni e se sono tra i candidati al Pallone d’Oro. Lo ringrazio per il lavoro che fa e per i tanti esercizi che mi propone ad ogni allenamento; si sposano tutti con le mie qualità e con quelle degli avversari che la domenica successiva andiamo ad incontrare”.
Il Gavirate ha già comunicato la tua conferma: sarai un punto fisso della squadra dell’anno prossimo in Eccellenza.
“Sono contentissimo di questa riconferma e sono pronto a rimettermi a disposizione. Ho giocato in Serie C, in Serie D, in Promozione e in Prima Categoria ma mai in Eccellenza, un campionato in cui mi metterò alla prova per la prima volta. Sarà una sfida nuova e avrò ulteriori stimoli. Sono un ragazzo umile, ma penso di riuscire ad essere all’altezza della situazione”.
Laura Paganini