Sarà una della sfide più sentite della domenica, sarà un derby, saranno novanta minuti dove nessuno dei ventidue, e relativi subentri, saprà risparmiarsi, bisogna dare tutto sempre, a prescindere, bisogna anche essere lucidi quando in palio ci sono i tre punti e tanto onore.
Meno tre a San Marco – Folgore Legnano, il “focus match” settimanale di Varese Sport.
Dopo il momento amarcord dei ds Luca Michele e Paolo Ferrario, tocca ai capitani presentare la sfida osservandola con i loro occhi.

Da un lato il terzino Andrea Cortellaro, “tigre” in campo (è anche il suo soprannome ndr), timido fuori, ma con lo stemma della sua squadra cucito sul cuore, dall’altro il centrocampista Francesco Russo, che forse non avrà lo stesso soprannome del primo ma che un leone quando gioca lo è di certo e che ha scelto come colazione, pranzo e cena “pane e Folgore” da sette stagioni a questa parte.

Loro c’erano un tempo, quando le finali playoff erano all’ordine del giorno, e ci sono oggi, in una categoria diversa, con obiettivi diversi ma con lo stesso encomiabile entusiasmo.

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Andrea si avvicina San Marco – Folgore alla 4° giornata di un campionato strano e complicato, cosa pensi? Come vi presentate all’impegno?
È una stagione particolare e questa sfida arriva, insolitamente, all’inizio, siamo abituati a viverla a campionato rodato, noi siamo galvanizzati dal successo con l’Arsaghese anche se in realtà avevamo già fatto molto bene con l’Antoniana dove però non siamo riusciti a segnare e alla fine abbiamo pagato dazio, ora però c’è da dare continuità, dobbiamo fare di più”.

Tu questa maglia la indossi da sempre, sei nato qui, poi hai girovagato un po’ in un settore giovanile importante come quello dell’Inter, ma alla fine sei tornato qui e indossi anche la fascia da capitano.
Non amo raccontare del mio passato, ho fatto tutto quello che ho fatto ed ora non ho rimpianti anche se delle cose sarebbero potute andare diversamente, quando però mi sono trovato a scegliere sul “cosa fare da grande” ho deciso di continuare a coltivare la mia passione per il calcio tornando in questo posto che è casa mia; oggi ne sono il capitano, forse un capitano un po’ atipico, io non parlo molto, preferisco dare l’esempio, però in campo dò tutto”.

Qual è il ricordo più vivido che hai di questa sfida infinita?
Ci sono state tante battaglie ma vorrei citare quello dello scorso anno: vittoria per 2 a 1 dopo un periodo davvero buio, tornare a vincere e farlo contro di loro è stata una bella soddisfazione ma c’è un altro motivo che vorrei sottolineare ovvero l’ultima San Marco – Folgore di Roncato, un amico e un giocatore a cui tengo tantissimo e che ora ha dovuto appendere gli scarpini al chiodo”.

Della serie “I calciatori non sono affatto scaramantici” ti sbilanci? Fai un pronostico?
No no, non ci penso neanche” (ride ndr).

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Francesco 4° giornata di un campionato “bizzarro” ed è già San Marco – Folgore Legnano, siete pronti?
Arriviamo a questa sfida dopo essere caduti in quel di Mozzate, dove non abbiamo fatto una gran partita e dove abbiamo trovato un avversario molto quadrato; in generale però siamo in crescita e siamo cambiati molto rispetto a qualche tempo fa, abbiamo fatto un grande acquisto qual è Lo Piccolo e lui ci permette di giocare molto di più palla e di rifornire al meglio quello che io reputo l’attaccante più forte della categoria ,bomber Gazzardi, di solito siamo bravi a rialzarci, dovremo esserlo anche questa volta”.

C’è un segreto per vincere questa gara in casa altrui?
Conoscendo il loro campo che è piuttosto piccolo, per me questa gara la vince chi arriva primo sulle seconde palle, dobbiamo essere compatti e reattivi per riuscire in questo e per dare poi dargli filo da torcere in fase offensiva”.

Qual è il ricordo più vivido che hai di questa sfida infinita?
Ne ho vissute tante e potrei citarne tante, però devo dire che il ricordo più bello risale a due anni fa quando alla penultima giornata sempre sul loro campo abbiamo acciuffato un 1 a 1 grazie alla punizione di Moretta, quel punto ci è valso i playoff, fu una domenica indimenticabile”.

Della serie “I calciatori non sono affatto scaramantici” ti sbilanci? Fai un pronostico?
Esatto, io non sono per niente scaramantico infatti secondo me vince la San Marco” (ride ndr).

Mariella Lamonica

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