Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha chiesto la sospensione di tutti i campionati dilettantistici. Questa decisione è stata presa al termine del vertice concluso poco fa tra i responsabili del CTS e i sindaci dei Comuni capoluogo e segue a quella già ufficializzata del CSI Varese che ha rimandato l’inizio dei campionati a 7 previsto per il fine settimana.
Si va verso un weekend, dunque, sarà senza calcio dilettantistico, ma anche senza tutte le altre discipline che non rientrano in campionati professionistici.

“Le nuove misure non saranno drammatiche – ha detto -. I lombardi posso essere meno preoccupati ma devono essere attenti alle misure altrimenti c’è il rischio che l’epidemia degeneri. Io, ad esempio, sono meno preoccupato che a marzo”. Sugli sport ha continuato: “Abbiamo pensato che sia opportuno sospendere ogni attività sportiva di contatto anche per la categoria dei dilettanti, ma non gli allenamenti“, ha spiegato il governatore della Lombardia. 

“Tutti ritengono sia necessario chiedere che si proceda a una didattica a distanza non assoluta ma parziale, che ci sia una possibilità di avere un’alternanza di didattica a scuola e a casa. Abbiamo chiesto che si cerchi di organizzare la distribuzione dell’inizio delle attività scolastiche e questo dovrebbe portare a una riduzione delle presenze trasporto pubblico. Un’altra proposta che faremo al Comitato tecnico scientifico è di richiedere al sistema universitario la possibilità di insistere sulla didattica a distanza con l’esclusione delle matricole e degli specializzandi”.

Sulla chiusura dei bar ad una certa ora ha detto: “È stato richiesto dai sindaci che si proceda a maggiori controlli perché le misure trovino una applicazione precisa. Non abbiamo ancora stabilito l’orario per il divieto di consumo di bevande perché vogliamo sentire il Comitato tecnico scientifico”.

Redazione

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