Niente campionato questa fine settimana per la Coelsanus. Pausa forzosa dovuta all’ormai arcinoto e famigerato coronavirus che sta tormentando la nostra amata Lombardia. Un virus che sta limitando la nostra proverbiale tenacia e anche la nostra vita sociale. Ha influenzato anche il mondo dello sport con tutte le società ferme e niente gare per i tifosi.
Con coach Garbosi abbiamo analizzato questa strana settimana partita senza allenamenti e che terminerà senza gare ufficiali.
“Il nostro lavoro quotidiano ora prosegue giorno dopo giorno. Il nostro è un caso fortunato dato che il Comune di Varese ha dato la possibilità di allenarsi in determinati spazi e a determinate condizioni come, ad esempio, le porte chiuse. In altri comuni ciò non è successo. In sostanza, siamo tornati ad allenarci da mercoledì”.
Niente gare questo fine settimana, forse si riparte il prossimo weekend.
“Non c’è ancora di ufficiale, però, penso che giocare l’8 marzo possa essere parecchio problematico per chi non ha avuto la possibilità di entrare in palestra. Insomma, non è proprio semplice tornare a giocare dopo, praticamente, 10/12 giorni di totale inattività. E’ pur vero che non siamo riconosciuti come professionisti, ma, nella sostanza, tutte queste squadre sono composte da giocatori professionisti che si allenano anche due volte al giorno. In soli 3 giorni non puoi essere preparato e, allo stesso tempo, abbassare il rischio di un infortunio. Condivido questi pensieri con i club che sono meno fortunati del nostro dato che in altre zone della Lombardia non ci si può nemmeno allenare. Mi auguro non arrivi nessuna imposizione dall’alto per costringere a giocare, magari a prote chiuse, chi non si è potuto allenare in questi giorni. Penso che la cosa veramente importante sia che Lega e Federazione non prendano decisioni senza interrogare le società”.
Guardando alle vostre ultime uscite, diciamo che lo stop arriva, forse, nel momento meno opportuno dato che, finalmente, aveevate trovato ritmo, continuità e fiducia nei vostri mezzi.
“La strada per risalire la china è ancora molto lunga. Di certo c’è che in questo ultimo mese stiamo lavorando con maggiore serenità. Forse prima i risultati non arrivavano perchè la squadra era troppo focalizzata sul vincere o perdere a tutti i costi. Ora abbiamo acquisito un pò di fiducia, non abbiamo più l’assillo del risultato e quando siamo stati pronti abbiamo fatto risultato. Guardo anche al dato che dice che siamo al terzo posto come minutaggio globale degli Under e sottolineo che i nostri sono del 2001 e non del 1998 come parecchie altre sqaudre del nostro girone. Abbiamo bisogno di più tempo per far maturare questi ragazzi. Con Monfalcone siamo stati bravi a sfruttare le loro assenze cosa che, al contrario, è spesso capitata a noi quest’anno. Invece ad Olginate siamo stai molto bravi a reagire nel finale e a rimontare nella terza frazione lo svantaggio”.
Matteo Gallo