Tra le conferme della formazione di Mister Caon spicca il nome di Luca Comani, centrocampista classe ’96 che inizierà la sua seconda annata con la maglia del Gavirate. Dopo un campionato travolgente in Promozione, la squadra si prepara ad affrontare l’Eccellenza con una rosa ampia e ben strutturata, ulteriormente rafforzata dagli innesti di mercato di queste settimane. Per Luca sarà un gradito ritorno in una categoria che conosce molto bene, nella quale ha già disputato quattro stagioni tra Legnano, Union Villa Cassano e Sestese.

Il gruppo vincente della scorsa stagione è stato in gran parte confermato. Quanto è importante questo affiatamento dentro e fuori dal campo?
“È un aspetto sicuramente molto importante, e infatti la società, al di là dei risultati, ha voluto continuare con il gruppo dell’anno scorso, che è sempre stato molto unito. I veterani sono stati riconfermati tutti, proprio per non perdere questa compattezza. Ora per completare la rosa sono arrivati tanti giovani e un altro giocatore esperto, Pescara, e questo equilibrio mi sembra positivo”.

A questo proposito, cosa pensi dei nuovi arrivi di mercato?
“Pescara l’ho sempre visto da avversario ed è un buon difensore con esperienza che potrà darci sicuramente una mano. I giovani li abbiamo conosciuti molto velocemente durante gli allenamenti che abbiamo fatto a luglio. La società fa sempre acquisti molto mirati, anche l’anno scorso aveva scelto i nuovi giocatori con multa cura, quindi sono fiducioso per quanto riguarda i giovani, che sapranno dare il loro contributo”.

Per te sarà la quinta stagione in Eccellenza. Ti mancava questo campionato e cosa ti ha lasciato l’esperienza in Promozione?
“L’Eccellenza è un campionato molto interessante. Ho già dato un’occhiata al probabile girone di quest’anno e potrebbe essere tosto. È una categoria in cui sono riuscito a giocare abbastanza, girando tra varie squadre, e il livello diqualità è sicuramente alto. Quanto alla Promozione, sinceramente me l’aspettavo più semplice e invece posso dire che è un bel campionato. Noi siamo andati alla grande, senza riscontrare problemi, ma indipendentemente dai risultati è stata una buona esperienza. Peccato non aver potuto vincere il campionato sul campo, però l’importante è aver dimostrato di meritarci il titolo finché è stato possibile. Il salto di categoria non sarà facile, anche perché molti nostri giocatori non sono mai stati in Eccellenza, ma sono sicuro che ci faremo trovare pronti. È stata una conquista importante e anche per questo motivo la società ha deciso di confermare tutti, mister compreso, in modo da continuare con il progetto”.

Da neopromossi, che aspettative e obiettivi avete per la stagione?
“L’obiettivo minimo sarà la salvezza. Dobbiamo concentrarci su quello, poi se arriverà qualcosa di più tanto meglio. Con il gruppo che abbiamo, credo sia un traguardo abbordabile che potremmo raggiungere tranquillamente. A livello di giocatori non abbiamo perso nessuno della nostra rosa, che era già ampia l’anno scorso, e i giovani che sono andati via sono stati prontamente sostituiti. La qualità della squadra è buona, il mister è molto preparato, quindi penso che possiamo fare bene. Era da un po’ di tempo che il Gavirate mancava dall’Eccellenza e il 2021 sarà l’anno del centenario: è un buon modo per festeggiare”.

In campionato ritroverai la tua ex squadra Sestese. Che ricordi hai di quell’annata?
“La stagione con la Sestese era stata positiva: eravamo arrivati settimi, superando il nostro obiettivo iniziale, e con qualche punto in più avremmo potuto conquistare i playoff. Quando si affronta un’ex squadra è sempre una partita un po’ particolare. Mi è già capitato con l’Union Villa Cassano e con il Legnano e fa sempre piacere ritrovare i vecchi compagni e dirigenti. Sarà sicuramente un bel confronto… e spero anche di vincerlo (ride, ndr). In generale in Eccellenza ritroverò tanti altri ex compagni, ad esempio Rovrena, che ha giocato con me sia alla Sestese che al Legnano”.

Dopo tanti mesi lontano dal campo, come vedi e cosa ti auguri dalla ripresa? 
“La speranza è che si possa giocare una stagione completa senza interruzioni, perché vorrebbe dire che il rischio covid è stato arginato. Già l’anno scorso non abbiamo potuto finire il campionato, quindi riuscire a tornare alla normalità sarebbe una buona cosa. Anche il fatto di iniziare a settembre è positivo, perché per come si era messa la situazione si pensava addirittura di riprendere nel 2021. I sei mesi di stop credo proprio che si sentiranno: non sono mai stato fermo così a lungo, quindi non posso neanche immaginare come sarà riprendere a pieno regime. Noi ci siamo già ritrovati a luglio per due settimane per conoscere i nuovi arrivati e fare qualche allenamento tranquillo, senza esagerare. Poi ci è stato assegnato un programma individuale da fare a casa, ma ovviamente allenarsi con la squadra è tutta un’altra cosa. Il 18 cominceremo la preparazione e vederemo come staremo a livello atletico. L’importante sarà ricominciare nel migliore dei modi”.

Silvia Alabardi

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