Giovanni Scampini, centrocampista bustocco classe ’91, è stato il primo acquisto ufficiale del Città di Varese, il tassello con cui il ds Califano ha dato il via al nuovo corso biancorosso targato Serie D. Un significato speciale per lo stesso Scampini, che dichiara: “In questi giorni ho pensato molto al fatto di essere stato il primo giocatore tesserato dal Città di Varese. Per me essere il primo acquisto della rinascita è stato un vero onore, mi riempio d’orgoglio e non vedo l’ora di ricominciare a giocare per questi colori”.

Tra le varie offerte che avevi perché hai scelto il Città di Varese? Quali sono i tuoi stimoli?
“Non ho avuto dubbi: ho scelto Varese perché lavorare con Andrea Scandola e il suo staff è un motivo di grande orgoglio. Ho avuto modo di conoscerli al Milano City e sono delle persone straordinarie; quando ho saputo che c’era questa opportunità non ci ho pensato due volte”.

Hai già parlato con mister Sassarini?
“Non ho ancora avuto modo di parlare con il mister di persona, ma sicuramente lo farò a breve. Non ho mai avuto la fortuna di lavorarci assieme, anche se il fatto che tutti ne parlino così bene mi lascia ben sperare. Non vedo l’ora di conoscerlo e di cominciare ad allenarmi con lui e gli altri compagni”.

Hai una più che discreta esperienza in Serie D; cosa ti aspetti di dare alla squadra sia in campo sia a livello di spogliatoio?
“Sono abituato a lavorare giorno per giorno sul campo, perché è li che si costruiscono i rapporti con mister e compagni. Sono consapevole del fatto che siamo una squadra nuova e che di conseguenza potrebbero servirci dei giorni in più per conoscerci a fondo e amalgamarci come si deve. In ogni caso sono certo che con il lavoro quotidiano raggiungeremo, tutti insieme, i nostri obiettivi”.

C’è un aspetto in cui ritieni di dover migliorare?
“Certo, si è sempre migliorabili in tutto; se uno si sente bravo in qualcosa è finito, perché potrebbe commettere l’errore di adagiarsi sugli allori. Per quanto mi riguarda avrò certamente dei punti deboli, ma anche dei punti di forza: di mio sono ambizioso, punto sempre al massimo, e continuerò a farlo”.

Che tipo di campionato ti aspetti, anche alla luce di una ripresa post-Covid?
“Credo che prima di pensare al campionato bisogna concentrarsi sulla preparazione e sui singoli allenamenti che ci aspettano nelle prossime settimane, anche perché sono mesi che siamo fermi e non abbiamo dimestichezza con il pallone. Se poi devo guardare al campionato posso dire che senz’altro avremo il tempo necessario per lavorare e farci trovare pronti in vista della partenza: vogliamo fare bene e daremo il massimo”.

Cosa dobbiamo aspettarci dal Città di Varese da qui ai prossimi anni?
“Chi vive nel mondo dello sport lo fa per vincere, ma le vittorie si costruiscono passo dopo passo. Sicuramente alla base di tutto, come ho accennato prima, c’è il conoscersi e capirsi vicendevolmente, perché solo così si crea un gruppo coeso tra staff, giocatori e tifosi. Rimanendo poi sempre uniti in qualsiasi circostanza, malgrado le difficoltà, sono sicuro che per gli anni a venire ci toglieremo grandi soddisfazioni”.

            Matteo Carraro

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