Quando giovedì 10 settembre presso il Salone d’Onore del CONI di Roma verranno sorteggiati i calendari della prossima Serie C, la platea delle 60 partecipanti alla stagione al via il 27 settembre sarà chiara. Al momento, invece, all’appello manca almeno un club sulla scorta della (prevedibilmente febbrile) giornata di ieri. Mettiamo il punto.
Il Consiglio Federale ha certificato la riammissione di Giana Erminio e Ravenna (in luogo delle non iscritte Robur Siena e Sicula Leonzio) e la sostituzione del rinunciatario Campodarsego con il Legnago. Ma non è tutto perché (contestualmente) il Tribunale Federale Nazionale in relazione alla presunta combine tra Picerno e Bitonto (risalente al maggio 2019) ha retrocesso d’ufficio i lucani in D e penalizzato i pugliesi di 5 punti nel campionato scorso (con conseguente promozione in Lega Pro svanita).
In attesa dell’appello di settimana prossima, il Foggia mettendo la freccia sul Bitonto ne prenderebbe il posto in C, mentre per lo slot lasciato libero dal Picerno sarebbe in pole il Rende (ma anche Pianese ed Arzignano hanno presentato domanda di riammissione). Un discreto groviglio che potrebbe avere ricadute anche nella composizione dei gironi. E che in ogni caso dovrà essere districato entro giovedì 10.
Se tutto va bene siamo rovinati. A margine del Consiglio Federale, il presidente di Lega Francesco Ghirelli è intervenuto a tutto campo lanciando un perentorio segnale di allarme. Sugli attuali protocolli: “Abbiamo sollevato al Consiglio Federale il problema dell’attuazione del protocollosanitario: ho ribadito che così come ora è strutturato rappresenta un costo per i club insopportabile e comporta problemi gestionali davvero gravosi…pensiamo che almeno i giorni di distanziamento per effettuare gli esami previsti dal protocollo potrebbero essere maggiori”; sull’ipotesi di riaprire parzialmente gli stadi: “Senza la presenza del pubblico sugli spalti muore la passione ed è un disastro economico. Occorrerebbe almeno avere la possibilità di riaprire agli abbonati. In tal caso vi sarebbe una presenza contingentata ed i controlli sarebbero certi”; e sul vulnus sponsor: “Abbiamo chiesto ed ottenuto l’apposizione sulle maglie di due nuovi sponsor commerciali ed un altro istituzionale. La crisi è pesante e il rischio di crac dei club è troppo alto”.
Livorno a microonde. Il giorno decisivo per il Livorno è sempre domani. Questa volta dovrebbe esserlo per davvero con mercoledì 2 settembre che potrebbe (?) registrare il passaggio di consegne tra Aldo Spinelli e Banca Cerea. Nelle more, ennesimo coup de théâtre con la panchina labronica finita (a quanto pare) sotto le terga di Alessandro Dal Canto (l’anno passato al Siena) che corto muso ha superato Giancarlo Riolfo. Sempre che le incerte evoluzioni societarie non rimettano nuovamente in discussione tutto.
Giovanni Castiglioni