Con i suoi 11 goal in stagione, Giuseppe Torraca è stato l’attaccante più prolifico della capolista Busto 81, che ha concluso il campionato a +5 dalla seconda classificata e si è aggiudicata la promozione alla massima categoria del calcio dilettantistico. Finalista per il Pallone d’Oro 2020 di Eccellenza targato Varese Sport, Giuseppe ci parla del suo percorso tra Eccellenza e Serie D, di questa annata vincente e ricca di emozioni nonché delle prospettive per il prosieguo della sua carriera. 

Descrivi la tua carriera. Qual è stato il momento più bello, emozionante o importante? 
“La mia carriera è iniziata in provincia di Salerno, poi mi sono trasferito a Caprino Bergamasco dove ho iniziato a farmi conoscere in Lombardia segnando 20 gol nella prima stagione. Sono poi passato al Seregno in serie D, ma purtroppo sono rimasto bloccato per sei mesi per un problema al ginocchio, dopodiché ho giocato al Fenegrò. L’anno scorso ad agosto ho avuto la chiamata del Busto 81, con cui ho trovato subito una buona intesa circa il mio ruolo nella squadra. Fin dalle prime partite, dopo neanche dieci giorni di preparazione, ho capito che il gruppo aveva fame di vittorie e l’inizio contro la Vergiatese è andato bene. Posso dire di essermi integrato subito con i compagni, che sono tutti giocatori di qualità con grandi doti umane. Sono molto felice sia di aver trovato dei ragazzi esemplari, sia di aver scelto una società che non ci ha fatto mai mancare nulla. Pensando a tutta la mia carriera, tra i momenti più emozionanti c’è senz’altro la finale in Sicilia con il Gelbison in serie D e i playoff con il Caprino, una squadra su cui nessuno scommetteva e che invece aveva fatto una buona stagione, perdendo poi la finale contro il Villa Valle. Di questa annata, invece, scelgo il gol del 2-2 al 90’ contro la Varesina, la doppietta contro il Pavia e l’ultima partita dicampionato contro il Settimo Milanese in cui ho sbloccato il risultato al 70’ con una rovesciata che è stata un vero e proprio picco di emozione”.

I mister ti hanno nominato tra i migliori calciatori di Eccellenza della stagione. Che annata è stata per te? Sei soddisfatto degli obiettivi raggiunti dal punto di vista individuale e di squadra? 
“Questa nomina mi dà orgoglio e sono molto contento che i mister abbiano espresso una preferenza nei miei confronti perché vuol dire che sono riuscito a trasmettere qualcosa in campo. Il mio obiettivo personale, poi passato in secondo piano, era di arrivare a 15 gol; mancando ancora nove partite penso che avrei potuto raggiungerlo. Per quanto riguarda la squadra, al mio arrivo ad agosto si parlava di fare un campionato tranquillo, ma dopo cinque giornate era chiaro che potevamo giocarcela e puntare a qualcosa di più. Infatti siamo passati da 3 a 4 giorni di allenamento a settimana e a dicembre siamo arrivati a -4 dalla capolista. Nonostante questo distacco eravamo sereni perché riuscivamo a dominare le partite, se ci capitava di andare in svantaggio sapevamo come recuperare e le vittorie arrivavano con più di due gol di scarto. Ci abbiamo sempre creduto e i risultati non si sono fatti attendere”.

A chi ti ispiri? Qual è il tuo calciatore preferito? 
“Ci sono tanti giocatori che mi piacciono, ma direi Mertens e soprattutto Vardy del Leicester perché penso di avere le sue stesse cabratteristiche”.

A chi vuoi dedicare l’eventuale vittoria del pallone d’oro?
“Alla società che ha creduto in me e a tutti i miei compagni, perché senza di loro non avrei fatto quasi niente. Mi hanno sostenuto e motivato, anche durante gli allenamenti, e mi hanno sempre dato una grossa mano quando ne avevo bisogno. Poi lo dedicherei sicuramente anche alla mia famiglia”.

Hai già parlato del tuo futuro con la società? Dove giocherai nella prossima stagione?
“Con la promozione in serie D il futuro della squadra è un po’ incerto in questo momento. Con la società non ho ancora parlato e sono pronto a valutare anche altre offerte, sebbene la mia priorità sia il Busto perché continuare con questo gruppo sarebbe la ciliegina sulla torta dopo tutto quello che abbiamo fatto vedere in questa stagione. Penso che ci meriteremmo di andare avanti tutti insieme, ma non escludo altre possibilità”.

Silvia Alabardi

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