Il CRL, e ancora più in alto, la LND e il Governo non si sono per ora espressi sulla possibile ripresa delle attività sportive. Al momento c’è ancora una lunga e tenace battaglia da combattere per sconfiggere quel Coronavirus che ha rivoluzionato la vita di tutti, sportivi e società sportive compresi.
Il CRL qualche giorno fa ha invitato le società ad esprimere il proprio parere (possibile entro ieri) circa la sospensione definitiva o meno dei campionati 2019/2020. Abbiamo fatto il punto con i club del girone A di Promozione ed è emersa la volontà di chiudere definitivamente il torneo allo stato attuale della classifica. Più variegati i punti di vista su come e se considerare l’attuale classifica ai fini di promozioni e retrocessioni e, più in generale, in previsione della prossima stagione.

 

NO

– Gavirate: “Se ci saranno le condizioni è giusto ricominciare a giocare e finire il campionato anche a giugno e luglio. Questo vorrebbe dire tornare alla normalità e riabbracciare lo sport che tutti amiamo. Al momento mi sembra una possibilità remota, purtroppo. Al tempo stesso dico che non si possono cancellare sei mesi e mezzo (da metà agosto a fine febbraio, oltre 2/3 di gare giocate e con sole 9 partite ancora da disputare) con un colpo di spugna. In quei 6 mesi e mezzo ci sono stati sacrifici, gioia, sofferenza, fatica e tanti risultati. La soluzione che mi sembra più gettonata è annullare tutto, ma siamo sicuri che non sia figlia dell’opportunismo? Perché allora non ripartire da dove si é sospeso quando avremo sconfitto il virus? Dovrebbe essere il campo a dare i verdetti come é sempre stato nella storia del calcio. Anche le prossime stagioni sarebbero falsate, per altro, se quella in corso non termina regolarmente. Credo che non si possa far finta che non sia esistita la stagione corrente, sarebbe come ammettere che non si é vissuto, che non ci siamo emozionati dietro alla palla che rotola. Nulla di più falso! Soprattutto se pensiamo a tutti quelli che non hanno potuto farlo, che in quei 6 mesi hanno sofferto o addirittura ci hanno lasciato. Un colpo di spugna é un atto vile, il più facile e popolare, ma non è il mio”, spiega Cristian Caon, mister del Gavirate capolista.

– Vittuone: “Come società abbiamo votato per riprendere il campionato giocando le ultime 9 giornate quando si potrà. Vorremmo finire regolarmente il torneo. Per noi va bene disputare playoff e playout anche a luglio come suggerisce il presidente Sibilia”, questo il parere di Fabrizio Razzini, presidente del club milanese.

 

SI

– Cas Sacconago: “Il campionato è da ritenersi concluso facendo retrocedere chi non ha i requisiti e promuovendo chi ha dimostrato nelle prime 15 partite di essere stato meritevole del primato. I motivi sono molteplici e semplici: se si verificasse un caso di Coronavirus avremmo intere squadre in quarantena, sarebbe ingiusto annullare del tutto un campionato che è stato giocato per due terzi e per il quale le società hanno investito e i club non avrebbero la forza economica e non solo per motivare un proprio giocatore che preferisce stare a casa con moglie e figli piuttosto che giocare. Per non parlare, inoltre, delle difficoltà attuali delle società che non hanno i fondi per pagare luce, acqua, gas trasferte e rimborsi”. E’ questa la posizione di Luciano Cau, mister della prima squadra che aggiunge: “Stare a casa e dire basta dopo 36 anni di calcio è difficile, ma ho molte responsabilità e se un giocatore dovesse ammalarsi non me lo perdonerei. Quando tutto sarà finito sarò pronto a dare il mio meglio come sempre”.

– Morazzone: “A mio parere non ci sono i tempi tecnici per finire la stagione, soprattutto qui in Lombardia. Le scelte spettano ad altri (sospendere o riprendere o annullare ecc), ma siamo di fronte a qualcosa di epocale che sta travolgendo tutto e tutti. A livello lombardo non abbiamo molti margini di ripresa e di chiusura del torneo entro il 30 giugno. I prossimi passaggi a breve termine dovrebbero essere l’ok del ministro alla riapertura, quello della LND, quello del CRL e quello dei sindaci che devono riaprire i centri sportivi. Credo che prima di arrivare alla possibilità di ricominciare a fare sport, per altro giocando ogni tre giorni per recuperare le giornate perse, passeranno ancora diverse settimane. Se ci diranno che si può fare calcio in sicurezza noi saremo pronti a ripartire, ma temo che quando tutto ciò sarà possibile non ci saranno più i tempi per chiudere la stagione”, sono le parole del DS Dallo.

– Union Villa Cassano: “Riteniamo sia opportuno sospendere il campionato in quanto non sembra possibile prevedere delle tempistiche certe per la ripresa”, è la posizione della società e di mister Visentin.

– Besnatese: “Metto davanti a tutto la salute e se ne usciremo non so se ci sarà il tempo per terminare i campionati. Dipende tutto dalle tempistiche in cui tutto si risolverà ma la vedo molto dura. Per tante società i tornei estivi sono la linfa vitale e non so quanto si potranno organizzare quest’estate anche quelli. Secondo me la soluzione migliore sarebbe tenere buona la classifica del girone d’andata e da lì provare a fare delle graduatorie, ma non credo sia possibile. Non si giocherà più”, è il pensiero del DS Pozzi.

– Olimpia: “Sono per la sospensione del campionato. Come si fa a finire la stagione? Chi si prende la responsabilità? Io non andrò sui campi finché non sarà tutto sicuro. La classifica in una situazione del genere mi interessa fino ad un certo punto e per me potrebbe rimanere anche così. Credo che l’anno prossimo per via della crisi economica che attraverseremo non ci saranno tante squadre e sicuramente la federazione potrà pensare a ripescare e portare nelle categorie superiori le prime classificate. Trovo ingiusto anche se si ricominciasse a porte chiuse: le società vivono con i biglietti e ciò sarebbe deleterio”, è il commento di Rinaldi.

– Fagnano: “Ad oggi non si vede lo spiraglio in fondo al tunnel e non credo si possa riprendere il torneo. Le passioni sono il sale della vita ma in questo momento, per rimanere in metafora, ci sono persone che non hanno nemmeno la pietanza per mettere il sale. Per questo mi accontenterei di sapere che si potrà riprendere alla normalità con il prossimo campionato”, afferma il DS Riccio.

– Gorla Maggiore: “Abbiamo risposto al CRL di chiudere tutto e di ripartire da settembre 2020 come se fosse settembre 2019. Per noi la cosa più giusta da fare è questa”, sottolinea Riccio.

– Meda: “Mi piacerebbe che il campionato potesse ricominciare e che si possa giocare anche a giugno e luglio.  Però sarebbe più giusto fermare tutto e cancellare l’annata intera anche se credo che sarebbe assolutamente corretto che il Gavirate potesse salire in Eccellenza”, dice mister Cairoli.

– Base 96 Seveso: “Sarebbe giusto concludere la stagione così, con rammarico verso quelle società che hanno investito per riuscire a conseguire un campionato ad alti livelli. Non avendo le certezze sulle date della ripresa ed essendo tesserati fino al 30 giugno, non ci sarebbe la possibilità di recuperare la preparazione fisica e le gare che mancano, anche perchè i ragazzi svolgono anche un’attività lavorativa oltre che dedicarsi al calcio. Qual è la formula per chiudere? Senza essere di parte ci piacerebbe che salissero di categoria le prime due del girone stando alla classifica attuale”, ha detto mister Castellazzi. “Direi che una proposte potrebbe essere quella di promuovere in Eccellenza le prime due classificate e non fare retrocedere nessuna. L’anno prossimo il campionato avrebbe un numero maggiore di squadre e più retrocessioni per riportare allo stesso numero di squadre”, dice il direttore sportivo rossoverde Cavallini.

– Magenta: “In questo momento il nostro pensiero va alle vittime dirette e indirette di questa sciagura. Il mio parere è quello di finire ora un campionato che non ha più senso e di ricominciare, quando sarà il momento, con le stesse formazioni, allenatori e dirigenti dando la possibilità di aprire una finestra di mercato da dicembre. Così si potrà dare un senso sportivo ed umano al campionato e allo sport tutto”. La pensa così il presidente del Magenta Giovanni Cerri.

– Universal Solaro: “A mio parere è meglio fermarsi perché non vedo ad oggi nessuno spiraglio per una ripresa, visti i tempi per debellare il virus. Riprendere vuol dire rimettere in piedi un sistema che deve prevedere molte precauzioni sia per allenarsi che per giocare e non so quanto sia possibile. Ritengo ingeneroso pensare di dare promozioni o retrocessioni tenendo conto dell’attuale classifica, visto che ci sono ancora 27 punti in gioco”, è la voce di mister Cernivivo. “La nostra società si è dichiarata favorevole alla sospensione di tutti i campionati e il relativo azzeramento delle classifiche. La soluzione ideale è neutralizzare tutto senza promozione e senza retrocessioni e quando si potrà, a settembre, ripartire da zero con gli stessi organici di quest’anno”, conclude il DS Volpi.

– Sedriano: “Credo la stagione sarà annullata e si ripartirà a settembre dalla stessa griglia del 2019/2020. Personalmente, spero di poter tornare in campo a metà maggio perché vorrebbe dire innanzitutto che ci sarà una sicurezza sanitaria, ma la vedo difficile soprattutto a livello psicologico”, sono le parole di mister Galli.

 

ALTRO 

– Vighignolo: “il Vighignolo lascia ogni decisione alla Federazione. I sondaggi influenzano le scelte e noi non vogliamo”, si è espresso così il direttivo della società.

– Uboldese: “Credo che la ripresa sia veramente difficile e abbiamo altri problemi più tosti da risolvere vedi lavoro e salute. Il nostro calcio, e anche quello che conta, non può prevalere sul resto. Faccio fatica a trovare una soluzione a questa stagione. Si dovrebbe annullare tutto o tenere buona la classifica al momento della sospensione? Mi trovo in difficoltà nella scelta e capisco chi ha speso tanto o poco per un obiettivo che potrebbe vedersi tolto. Non vorrei essere nei panni di chi dovrà decidere perchè ci sarà sempre chi dirà che non è giusto”. Questo è l’opinione di mister Maestroni.

Laura Paganini