All’interno di un movimento dilettantistico in rivolta per via della confusione generata dalle recenti ordinanze regionali e nazionali, c’è chi preferisce mantenere un profilo più basso. È il caso del Gorla Maggiore, società che condivide il malessere provato da squadre e tifosi ma non ne approva i toni con i quali questo sentimento viene manifestato. Secondo il Responsabile del settore giovanile Domenico Otranto, le aspre polemiche emerse in questi giorni finiscono per danneggiare i più giovani: “Ultimamente ho letto di tutto, dagli insulti alle bestemmie, per non dire altro. Questi atteggiamenti sono un pessimo esempio per bambini e ragazzi, soggetti molto più sensibili a questo genere di comportamenti. L’educazione deve stare sempre alla base di tutto”.

Allenamenti sì, allenamenti no. Un lungo tira e molla che risulta momentaneamente concluso, grazie al via libera decretato dalla FIGC. Voi come avete vissuto questa situazione?
“Io penso che non sia il momento di fare una caccia alle streghe. Le ultime settimane sono state certamente caotiche, ma i toni si sono rivelati davvero troppo alti da parte di tutti. I giovani hanno bisogno di riferimenti seri, persone che insegnino loro il rispetto delle regole. Non possiamo crescere le nuove leve utilizzando armi come la violenza o la polemica. Sicuramente c’è del rammarico, l’emergenza sanitaria è stata sottovalutata durante i mesi estivi. A partire dal 5 maggio ho lavorato tutti i giorni per ricostruire il settore giovanile, rispettando le norme e senza registrare alcun caso Covid. Abbiamo allestito squadre da medio-alta classifica e l’idea di non giocare fino a febbraio genera una certa amarezza”. 

Riprenderete con gli allenamenti?
“Questa settimana abbiamo lavorato per riorganizzarci, ma non so con precisione quando riprenderemo. Tenendo conto dei protocolli che dovremo seguire, sarà importante lavorare sulla tecnica individuale. È un’attività che può risultare noiosa, ma si tratta di esercizi che durante una stagione regolare vengono via via tralasciati. Con gli allenatori ci confronteremo per creare i migliori allenamenti possibili, al fine di portare divertimento ai nostri ragazzi”.

Avete avuto modo di parlare con i vostri tesserati?
“Direttamente no. Tramite WhatsApp abbiamo spiegato loro i motivi della sospensione, promettendo di riprendere al più presto. Appena ne avremo l’occasione, al primo allenamento parleremo con loro per sentire quali sono le loro sensazioni. È un momento molto particolare, perciò è fondamentale per noi farli sentire ancora parte della squadra”.

La ripresa dei campionati è fissata a febbraio, lei è fiducioso a riguardo?
“Penso che per capire l’andamento del virus bisognerà attendere almeno la fine dell’inverno, perciò credo che ci vorrà più tempo. Potremmo tapparci in casa fino a Natale per velocizzare questo processo, ma a che costo? Sinceramente, la ripresa fissata al 7 febbraio mi sembra ottimistica. Per ricominciare a giocare saranno necessari diversi allenamenti e per svolgerli bisognerebbe partire subito dopo le feste. Questo, come sappiamo, non sarà possibile. Vedremo con quale format riprenderanno i campionati”.

Quali le ripercussioni economiche riscontrate dal Gorla Maggiore?
“Questo non saprei dirlo, poiché si tratta di un tema che non mi compete in prima persona. Ciò che posso affermare è che, nonostante i problemi generati dal Covid, abbiamo voluto comunque abbassare le quote d’iscrizione per i nostri tesserati. Dopo la sospensione dello scorso campionato, ci sentivamo in dovere di andare incontro alle esigenze delle famiglie”.

Dario Primerano

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