Nell’ordine del giorno (a seguire) dell’Assemblea di Lega di giovedì 7 maggio (ore 14 in call conference), è già scritto il futuro della categoria. Quantomeno per quanto riguarda l’amministrazione del risultato sportivo.
1) verifica dei poteri;
2) apertura dell’Assemblea con costituzione dell’Ufficio di Presidenza;
3) intervento e comunicazioni del Presidente;
4) esame e discussione delle proposte di modifica al Codice di Autoregolamentazione;
5) esame della proposta da sottoporre al Consiglio Federale affinché venga disposta la definitiva sospensione del Campionato Serie C della stagione sportiva 2019/2020: discussione e delibere conseguenti;
6) esame della proposta da sottoporre al Consiglio Federale afferente l’individuazione dei criteri per la promozione alla Serie B delle quattro società di Lega Pro: discussione e delibere conseguenti;
7) esame della proposta da sottoporre al Consiglio Federale afferente il “blocco” delle retrocessioni dalla Serie C al Campionato LND al termine della stagione 2019/2020: discussione e delibere conseguenti;
8) esame della proposta da sottoporre al Consiglio Federale afferente il “blocco” dei ripescaggi in Lega Pro per la stagione 2020/2021: discussione e delibere conseguenti;
9) varie ed eventuali.

Tutto largamente risaputo. Cioè, passando alla sintesi, la Lega Pro formalizzerà proposta alla FIGC di sospendere definitivamente la stagione, promuovere in B Monza, Vicenza, Reggina più una quarta da definire, bloccare le retrocessioni in D e (in senso inverso), i ripescaggi (non le promozioni) dal dilettantismo. In attesa di capire come si muoveranno A e B, lo scenario potrebbe prevedere una Serie C 2020/2021 a 65 squadre. Ma le mancate iscrizioni causa recessione post Covid-19 potrebbero abbassare sensibilmente quella quota.

Come appare chiaro, l’unico punto realmente in discussione il 7 maggio atterrà ai criteri da adottare per la designazione della quarta promossa in cadetteria. Dando per scontata l’impossibilità di disputare playoff sulla base delle classifiche maturate alla data del blocco (i protocolli sanitari non sono sopportabili dalla Serie C), restano aperte due sole strade. Quella del sorteggio e quella della media punti.

Nel primo caso, il pannello delle aspiranti potrebbe essere limitato a seconde e terze di ogni girone (Renate (45 punti con 27 gare giocate), Carrarese (43/27), Reggio Audace (55/27), Carpi (53/26), Bari (60/30) e Monopoli (57/30). Strumento che farà fatica a trovare consenso se non unanime, almeno maggioritario. Analoga controversia per la media punti che vedrebbe il Carpi (2,038) prevalere su Reggio Audace (2,037) e Bari (2). Banale pensare alla canea di polemiche che seguirebbe ad un tale verdetto. Sempre che non si vogliano inserire anche altri criteri (rendimento stagioni precedenti, media pubblico ecc.). Come del resto già accade per i ripescaggi. Ma il rischio che poi venga tracciato un profilo “su misura” è troppo elevato.

Insomma, assemblea con un solo dubbio (reale) sul tavolo. Sufficiente però a spaccare la platea dei club.

Giovanni Castiglioni