Ieri sera le società di calcio dilettantistico della provincia di Varese si sono confrontate su Zoom per arrivare pronte alle riunioni indette oggi dal CRL con i club lombardi di Eccellenza e Promozione (questa mattina) e di Prima Categoria (oggi pomeriggio alle 15). Sul tavolo le delicatissime questioni su come si potranno portare a termini i campionati, su un cambio di protocollo e sulla questione relativa ai pagamenti effettuati dalle società a beneficio del CRL.
I club varesotti si sono detti tutti d’accordo a non inoltrare più pagamenti al CRL fino a che non riprenderanno i tornei e sulla necessità che il protocollo sanitario venga rivisto. Quanto al format, l’idea che ha riscontrato più favori è stata quella portata avanti da Carmine Gorrasi della Solbiatese che prevede di giocare l’andata e ritorno e, in base ai tempi di partenza, togliere eventualmente playoff e playout. Si vuole, dunque, completare l’intero campionato eventualmente andando oltre il mese di giugno.

Con questi presupposti le società nostrane si sono presentate alla riunione odierna con il CRL che ha visto la partecipazione di molti presidenti e dirigenti di svariate squadre lombarde e, naturalmente, del presidente Baretti. Quest’ultimo ha rassicurato sul tema dei pagamenti: “Vi garantisco che fino a quando non si riparte non pagherete una lira. Ho chiesto a Roma di non pagare fino alla ripartenza del campionato e per ora hanno deciso di posticipare di un mese. Si pagherà sulla base di quello che si riuscirà a giocare”.
“Quello del protocollo è un problema serio – spiega Baretti -. Le società hanno costi importanti quando, in caso di positività al Covid, si devono rifare gli esami approfonditi per l’idoneità sportiva. Diventa importante che tutte le ATS possano seguire lo stesso iter“.

Sul format ha proseguito: “Alcuni vorrebbero giocare andata e ritorno portando a termine il campionato, ma oggettivamente non so se è fattibile. Se invece si partisse a febbraio solo con il girone d’andata si finirebbe tranquillamente entro maggio e poi ci sarebbero i playoff. Anche se andassero avanti fino al 2 giugno non sarebbe un problema”.
Due le proposte indicate: i playoff ristretti, con la prima promossa direttamente e dalla 2^ alla 5^ classificata a giocarsi i playoff; oppure playoff e playout allargati, ovvero playoff allargati anche alla 6^, 7^ 8^ e 9^ in classifica che si incrocerebbero nel primo turno e playout che coinvolgerebbero non solo 16^ e 17^ in classifica che entrerebbero in gioco nel terzo turno nei gironi a 18 squadre (la 18^ sarebbe retrocessa direttamente) ma anche dalla 10^ alla 15^ in classifica.

Gorrasi prende la parola facendosi portavoce dei club varesotti: “Al momento mi sembra improbabile poter ripartire ai primi di dicembre con gli allenamenti, per di più con l’attuale protocollo. Come società varesotte vorremmo portare a termine l’intero campionato, giocando anche a luglio, previa una modifica dei regolamenti e del protocollo in corso”.
Molti dopo di lui esprimono il proprio parere: chi si dice d’accordo, chi, invece, preferirebbe giocare il solo girone d’andata e, dunque, sposa l’opzione espressa poco prima dal presidente Baretti.

Il problema principale, però, rimane l’attuale situazione sanitaria, con il Covid che non sembra allentare la sua morsa di contagi. Tutto ciò, dunque, complica la ripresa del calcio dilettanti che pare ben più lontana del mese di dicembre inizialmente ipotizzato, almeno per gli allenamenti. Inevitabile che le società e il CRL si riaggiornino a data da destinarsi per definire le modalità di prosecuzione della stagione. Ed è questa la decisione finale con la quale termina la riunione odierna. “In base all’andamento del Covid ci risentiremo e vedremo quando sarà possibile votare il format migliore per continuare la stagione”, conclude Baretti. L’aggiornamento è per i primi giorni del mese di dicembre in attesa degli sviluppi della pandemia.

A caldo, poco dopo il termine del confronto, abbiamo raggiunto telefonicamente Carmine Gorrasi: “E’ stata una chiacchierata lunga e proficua. Sono contento che per la prima volta nella storia le società della nostra provincia si sono unite per farsi sentire. Siamo un gruppo compatto, più di qualunque altro, e abbiamo una sola idea e questo sicuramente porta ad essere ascoltati e presi finalmente in considerazione”.
Quanto alle considerazioni espresse, afferma: “Siamo del parere che, vista la situazione sanitaria, prima di marzo le prime squadre non riprenderanno a giocare. Quanto ai settori giovanili, invece, non si sa se potranno ricominciare e la loro attività sarà oggetto di una nuova riunione che presumibilmente sarà indetta settimana prossima. Ma, tornando alle prime squadre, se davvero a febbraio dovessimo ripartire, non vediamo perchè non si possa portare a termine il campionato regolare e disputare i gironi di andata e ritorno; il punto di domanda sarebbe sui playoff e playout, ma questo poi si valuterà. La linea invece al momento sembrerebbe essere quella di far giocare soltanto il girone d’andata con due formule possibili di playoff e playout, una ristretta e una allargata. Sarà la maggioranza a decidere quale format scegliere, ma noi sicuramente vorremmo che il campionato fosse svolto per la sua interezza. Resta implicito che non sarebbe possibile iniziare di nuovo con il protocollo attuale, ma andrebbe sicuramente rivisto. Vedremo come si svilupperà l’epidemia e nei prossimi giorni ci riuniremo ancora con il CRL. In questa situazione parlare di format è un po’ prematuro”.
Sull’aspetto economico, c’è soddisfazione: “Siamo contenti che Baretti ci abbia assicurato che le società non pagheranno niente finché non si ricomincerà a giocare. E’ un buon passo avanti”.

Laura Paganini

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