Giovanni Munafó, presidente del Legnano Calcio secondo in classifica nel girone B di Serie D, ha voluto fare chiarezza sull’emergenza del Coronavirus. L’idea del giovane imprenditore legnanese è quella di sospendere definitivamente il campionato.

Vista la situazione difficile, come si sta comportando il Legnano?
“In questo momento la squadra non si sta allenando su disposizione del decreto ministeriale. I ragazzi hanno però ricevuto un programma individuale di allenamento, anche se però ora la priorità è un’altra e non di certo il calcio. Dobbiamo risolvere questa situazione subito perché con la salute non si scherza”.

Nei giorni scorsi ha dichiarato che la sospensione del campionato sarebbe la cosa più giusta: come mai? In caso che cosa accadrebbe a giugno?
“A mio modo di vedere il calcio deve fermarsi, la situazione si aggrava di giorno in giorno e di conseguenza il 3 aprile non è ipotizzabile che la Lega Nazionale Dilettanti permetta di farci giocare. Credo che sia impossibile andare avanti anche per un discorso di tempistiche, è tutto troppo confuso, la salute deve stare al primo posto, non possiamo rischiare e soprattutto non possono i ragazzi andare incontro a questo problema. Il calcio deve fermarsi e alzare la voce”.

Presidente, sui social sta spopolando una frase: io resto a casa. Lei nel suo piccolo come sta affrontando l’espansione del virus?
“Sono d’accordo e colgo ora l’occasione per ricordare a tutti la situazione difficile che stiamo vivendo: evitiamo affollamenti inutili soprattutto. Mi metto però anche nei panni di chi non può permettersi di stare a casa da lavoro per poter pagare l’affitto o altro, per sopravvivere insomma. Penso che la Regione Lombardia debba venire incontro alle partite iva e ai dipendenti. Urge massima tutela a tutti, qui ci sono tutti i presupposti per contribuire e aiutare tutti”.

Un’ultima domanda, forse più leggera e simpatica: se avesse la bacchetta magica chi porterebbe a giocare nel Legnano?
“Ti dico la verità: sono felice e soddisfatto di tutti i ragazzi quest’anno. Fosse solo per me riconfermerei tutti anche per l’anno prossimo e infatti voglio approfittarne per ringraziare e mandare un messaggio di solidarietà per tutti i miei atleti: siete a casa con le vostre famiglie ma non preoccupatevi perché presto torneremo sul prato verde per giocare, lottare e conquistare i nostri obiettivi. Ci meritiamo grandi traguardi, sono fiero di essere presidente di questa squadra”.

Niccolò Crespi