Complimenti ad Alex Romano e a Mattia Cinotti per essersi aggiudicati il Pallone d’Oro 2020, rispettivamente per l’Eccellenza e per la Prima Categoria. Ma la verità è che hanno accettato di ritirare il premio ieri sera al Magister di Barasso solo per imbucarsi alla tradizionale partita di fine stagione della redazione di VareseSport. E come dargli torto.
L’evento più atteso dell’estate (con buona pace dell’UEFA che si è vista costretta a spostare gli Europei per non sfigurare) si è concluso con un fin troppo tranquillo 9-9, risolto poi ai rigori dai Reds del Direttore Marocco che hanno avuto la meglio sui Blancos di Pizzullo.
Immancabili le solite polemiche sollevate dal Dire per un (giustamente) mancato rigore fischiato nel finale (previo accordo con Barili), ma a parte questo la partita è stata più pulita del solito, senza entratacce, al punto che anche Pizzullo se n’è andato via con le sue gambe. Il momento più alto della contesa è stato raggiunto prima del fischio d’inizio, con lo scambio dei pantaloncini tra Marocco e Barili (forse l’occasione in cui hanno patteggiato il successivo “fallo” da rigore), che ha fatto passare in secondo piano le goleade di Cinotti e Romano.
Ah, da sottolineare come l’iniziale 6vs6 si sia concluso in un 9vs8 perché i Reds dovevano recuperare lo svantaggio. In ogni caso ci tengo a sottolineare l’assoluta regolarità del match, e nego fermamente che il Direttore mi stia minacciando per far sì che io scriva una cronaca a lui favorevole.
A proposito di cronaca… i Blancos passano avanti con Underhouse Jr, ma l’ingresso in campo del Dire dà forza ai Reds che si portano sul 3-1 (Cinotti, Marocco Jr, Mary). Controsorpasso Blancos con il trio Romano-Crespi-Pizzullo, ma poi Cinotti e Romano decidono di fare sul serio e gli altri fanno da spettatori, eccezion fatta per Underhouse Jr. e Burin che trovano una rete ciascuno. Sul 7-7 Cinotti decide che segnare per i suoi non gli basta, e da vero rapace d’area anticipa l’irreprensibile Barili per l’autogol che vale l’8-7 Blancos. Romano s’illude di chiudere i conti, ma il Direttore riapre le danze e il rinsavito Cinotti firma il definitivo 9-9. Per i calci di rigore sale in cattedra Underhouse Senior che ne neutralizza tre e sigla quello decisivo.
LE PAGELLE
REDS
Underhouse 8: fa il suo, ovvero stare fermo in mezzo alla porta. Tattica che risulta vincente nel momento in cui i Blancos si presentano dal dischetto. Sta ancora cercando di capire da dove arrivavano i tiri di Romano (sul rigore ho il sospetto che si sia tuffato dalla parte opposta per evitare spiacevoli conseguenze facciali), ma è fondamentale ai fini della vittoria.
Dire 7.5: mi ha assicurato il posto anche per l’anno prossimo, per cui mi sento tranquillo anche se non gli do 10. Brilla di luce propria, o forse è solo il Sole che riflette con la sua testa, ma si dimostra comunque un leader carismatico; cerca un rigore con una prova da Oscar (Barili miglior attore non protagonista) e riesce a riaprire nel finale il match con un tiro da centrocampo, anche se è evidente la promessa di aumento fatta a Gallo che, senza reagire, osserva il pallone gonfiare la rete.
Silvia 7: all’esordio in questa manifestazione, paga inizialmente il peso delle aspettative, ma porta a casa una prestazione ordinata e senza sbavature. Forse troppo timida sottoporta, ma ha davanti a sé tanti anni per rifarsi.
Mattia (Marocco Jr.) 8.5: è dappertutto, corre anche per il padre, e sembra non stancarsi mai. Pressa, difende, costruisce il gioco, attacca e segna pure. Come se non bastasse manovra i compagni manco stesse giocando alla play. #faituttotu
Burin 7.5: anche lui corre tanto, ma inizialmente fatica a capire perché sia qui a giocare anziché fare altro. Riesce comunque a segnare, anche se al momento del rigore sceglie di giocare al tiro al bersaglio e centra in pieno Gallo.
Mary 7: parte carica a mille, ma alla prima azione si rende conto che deve marcare Romano e capisce che magari avrebbe dovuto restare a casa a guardare la Juve (o forse no, visto come è andata). In ogni caso riesce anche a segnare col sinistro, che fino ad oggi usava (raramente) solo per scendere le scale. Sul rigore si affida ai consigli di Cinotti e apre il piattone; scusi, chi ha fatto palo?
Turconi 7: il caldo si fa sentire ad una certa età: c’è e non c’è, ma riesce comunque a rompere le scatole alla difesa avversaria. Accaldato, ma paradossalmente è glaciale dal dischetto.
Colombo 7: vola avanti e indietro, ma non riesce a incidere sul match. Al momento dei rigori capisce che il suo compito era quello di spedire la palla in rete e, malgrado la pressione nel tirare dopo Pizzullo, trasforma il suo penalty.
Cinotti 9.5: probabilmente non aveva capito che il Pallone d’Oro è suo a prescindere e gioca come se dovesse conquistarselo. È talmente affamato che, comprensibilmente, anticipa Barili per farsi anche autogol (tanto sapeva che poi avrebbe rimediato). Cinque gol a Gallo è una storia che racconterà ai suoi nipotini; la Besnatese può stare tranquilla per la prossima stagione.
BIANCHI
Gallo 7.5: sembra non avere la minima idea del perché sia fra i pali, ed effettivamente il calcio non è proprio il suo sport. Ma nonostante questo compie parate spettacolari, alcune neanche lui sa come, anche se rovina tutto nel momento in cui si presenta dal dischetto… #strozzaladimeno
Pizzullo 8: nello scatto di inizio partita sembra non aver digerito il fritto misto, ma poi si ricorda che non l’ha ancora mangiato e si riscatta con un gran gol da fuori. Si pianta, letteralmente, in difesa e incita i suoi come solo lui (chiunque in realtà) sa fare. Va detto però che da vero leader si assume la responsabilità di calciare, e segnare, il primo rigore e cerca vanamente di distrarre Underhouse nel penalty decisivo.
Paganini 7: anche lei meno brillante del solito, quando calcia la prende solo d’esterno e, per restare in linea con la prestazione, sbaglia anche il rigore. Ma la sua prova non è del tutto negativa, perché durante le rotazioni ha fatto la diretta Facebook del match che avrei dovuto fare io.
Sgarrob 7: non è che sbaglia gli scarpini, sbaglia proprio le scarpe. Comunque si impegna dall’inizio alla fine, imita Mary dal dischetto, ma soprattutto se ne esce con un tunnel a Marocco Jr. che vale il prezzo del biglietto (che ovviamente non abbiamo pagato).
Andrea (Underhouse Jr.) 7.5: ha il merito di aprire le marcature, ma si dimentica di chiuderle; va detto che con Romano in attacco chiunque starebbe tranquillo, tanto segna lui anche per gli altri. Partita ordinata, ma dal dischetto suo padre gli ricorda chi comanda.
Barili 8: abbiamo già parlato abbastanza del teatrino col Dire. Passa metà della partita a lamentarsi del Sole in faccia, e nessuno ha il buon cuore di dirgli di non guardare in alto. Apprezzabile l’assist per uno dei tanti gol di Romano (ammettilo, non sai come hai fatto) e la sua presenza, misteriosa, in area avversaria convince Cinotti a farsi autogol. Domanda: Cino l’ha fatto per evitare l’onta di subire gol da Barili, o per evitargli una figuraccia a porta vuota? Ah, tira un rigore di sinistro… e segna pure.
NicoGhigo 7.5: inizia bene e trova anche il gol, poi pian piano perde la sua verve, arrivando a sbagliare nella batteria dei rigori. Neanche il tempo di riflettere sui suoi errori che deve subito tornare al lavoro per scrivere un articolo sull’ultimo acquisto del Legnano. #barcollomanonmollo
Romano 9.5: inizialmente paga l’emozione del giocare insieme a Pizzullo (che lo ha votato per il Pallone d’Oro), ma sul 3-1 Reds capisce che forse è il momento di fare sul serio. Il primo gol di esterno destro ha fatto sbiancare il povero Underhouse, poi normale amministrazione per uno come lui: gol a raffica e giocate di livello per i compagni, non sempre pronti a colpire. Mezzo punto in meno per aver dimenticato le ciabatte (onore a Pizzullo che gliele ha prestate), ma mezzo punto in più per essersi fatto un’infinità di chilometri per giocare con questi… professionisti. Quindi, adesso che ci penso, il voto non cambia.
Matteo Carraro
