Pomeriggio per maniaco depressivi. Senza che nessuno prenda cappello, lo 0-0 con il Siena è stato quella roba lì. Un buon pareggio, in una fase di stagione in cui non prendere gol e consolidare la posizione veniva prima di qualsiasi altra priorità. Punto. Nulla di cui sorprendersi (o scandalizzarsi). Soprattutto perché lo scopone scientifico è stato forzato più dai toscani che dalla Pro Patria. Con buona pace degli 872 presenti (terzo peggior dato stagionale). Convitati ad una sfida dall’esito già scritto. Ora focus sulla Pianese (domenica ore 15, stadio “Zecchini” di Grosseto). Altra senese e terzo club bianconero in striscia. Colori sociali contro cui i bustocchi quest’anno non hanno ancora perso.

Zerozerozero. Terzo 0-0 (dopo quelli con Como ed Alessandria), nono clean sheet (ottavo con Tornaghi tra i pali), prima gara senza subire reti allo “Speroni” dopo 4 in cui ne erano state incassate 8. Risultato da circoletto rosso pensando al fatto che 8 degli ultimi 11 gol sono stati subiti in casa. In 11 precedenti trasferte il Siena non aveva segnato solo a Renate (0-0) e Novara (4-0).

Mediana virus. Nell’ordine, Colombo e Pedone difficilmente recuperabili, Fietta da preservare dopo le risorgenti noie muscolari, Molinari da rispolverare dopo il balonazo di sabato nella rifinitura. Oggi alla ripresa degli allenamenti, lo staff tecnico (e medico) tigrotto avrà in osservazione le pratiche di cui sopra. Non esattamente un’emergenza. Ma 3 dei 4 possibili assenti provengono tutti dallo stesso reparto, il centrocampo. Per Ivan Javorcic, una delle costanti stagionali.

Io so che tu sai che io so. Quando una squadra biancoblu ne affronta una bianconera, una delle due deve cambiare divisa di gioco. Generalmente, quella in trasferta. Non domenica quando il Siena si è presentato in total white in luogo dell’arancione previsto (indossato dal solo portiere Confente). Presupposti cormatici che hanno forzato la Pro Patria al neroverde. A quanto filtra, gli accordi erano altri. Malinteso o furbata? Mah…

busto arsizio pro patria pianese kolajIntimissimi. Trasferta più lontana per la Pro Patria (465 km) e distanza maggiore tra sede sociale (nello specifico, Piancastagnaio in provincia di Siena) e sede di gioco (stadio “Carlo Zecchini” di Grosseto). Mal contati fanno 74 km che la Pianese si sciroppa a domeniche alterne causa inadeguatezza del Comunale di via Fratelli Rosselli. Scarpinata non condivisa dalla aficiòn amiatina. Almeno a giudicare dai numeri. I peggiori del girone: media 206 spettatori con record positivo con l’Arezzo (834) e negativo con l’AlbinoLeffe (40, sì 40 lo scorso 26 gennaio). Primato dell’intera Serie C insidiato dai 55 di Rende – Sicula Leonzio.

Oh Maremma mia! Nessun precedente con la Pianese (salvo 2-0 dell’andata il 25 settembre). Due invece i trascorsi (a seguire) disputati (chiaramente con il Grosseto) allo stadio “Zecchini”:
21 febbraio 2005  Grosseto – Pro Patria  1-1  (Bellè, Temelin)
11 marzo 2007  Grosseto – Pro Patria  2-0  (Consonni, Amore)

Pro Patria PantaniL’insegnante di sostegno. Altra tappa per il progetto scuole di Aurora Pro Patria 1919 (aka “Ci Vuole un fisico da Tigri”), iniziativa in partnership con il Comune di Busto Arsizio e gli Istituti Scolastici della Città. In mattinata nella palestra del PalaYamamaY le classi prime e seconde del Liceo Sportivo “Pantani” hanno incontrato Edoardo Defendi e Ferdinando Mastroianni. Prossima fermata venerdì 7 all’Oratorio di Sacconago con le classi prime e seconde del Liceo Scientifico Sportivo.

Giovanni Castiglioni