Le norme sono chiare (più o meno) ma fino al 4 maggio il Governo italiano ha detto che bisogna stare a casa, fatto salvo per i noti casi in cui si può uscire. Tutto questo ha avuto inizio esattamente il 23 febbraio con il primo decreto legge che il 1 marzo è diventato il padre di tutti i DPCM. Ci hanno detto di stare a casa fino al 12 marzo, poi fino al 25 marzo e dopo fino al 3 aprile. E’ arrivata una proroga fino al 13 aprile e ci ha portato fino al 4 maggio quando dovrebbe iniziare la fase 2.

Non sta a noi entrare nel merito, la nostra redazione ha continuato a fare il suo lavoro da casa, ha fatto di necessità virtù e in assenza di eventi sportivi ha allargato il raggio d’azione raccontandovi tante storie di sportivi e non. Va da sé che la tolleranza sembra ormai al limite e, pur capendo l’importanza di tali misure, dobbiamo segnalare che da più parti inizia ad esserci una certa insofferenza.

Scritte StadioOggi sui muri dello Stadio “Franco Ossola” di Varese sono apparse scritte a firma CLL: “Riaprite tutto” e “Il sole non si vieta“. Anche in questo caso non entriamo nel merito ma non possiamo non segnalare l’ironia della sorte: “Riaprite tutto” proprio sui muri dello Stadio “Franco Ossola” che da quasi un anno è chiuso per il fallimento del Varese Calcio.

Michele Marocco