È stata l’Ispra di Pasetti una delle società di prima categoria a “toccare con mano” le difficoltà di questo periodo. Diversi contagiati in casa biancorossa, non hanno permesso alla squadra del presidente Binda di scendere in campo oltre la seconda giornata e non sarebbero scesi in campo nemmeno contro l’Accademia Bmv se non fosse che l’ordinanza emessa nella serata di venerdì 16 ottobre ha dato lo stop momentaneo a tutte le attività sportive, allenamenti compresi.

Lo stesso tecnico traccia un bilancio di questa prima parte di stagione.
Cosa dire, credo che siamo una delle società che più rappresenta il problema attuale visto che abbiamo giocato solo la prima partita di campionato ed il girone di Coppa Lombardia, passando persino il turno, poi il covid ci ha coinvolto direttamente, alcuni ragazzi sono stati contagiati ed è stato necessario un giro di tamponi che ci ha completamente tenuto ai box, fino alla decisione di venerdì”.

Ti aspettavi una presa di posizione così decisa?
Onestamente era immaginabile si andasse in contro ad una situazione simile, ok tutte le misure di sicurezza ma è qualcosa che devi tenere in considerazione nel momento in cui dai il via libera, certo venerdì non mi sarei aspettato che dicessero basta anche agli allenamenti, se tieni le squadre “attive” in qualche modo puoi anche riprendere prima o poi, così la vedo difficile”.

Cosa ti aspetti per il futuro a breve termine?
No sono affatto fiducioso, il futuro non è roseo, anzi, io poi lavoro su Milano e sento tante voci, si parla di un paio di settimane a libertà vigilata per poi imbattersi in un nuovo lockdown, faccio fatica anche a pensare ma mi dico anche che se davvero vogliono richiudere tutto, cosa stanno aspettando? I contagi sono in aumento, gli ospedali sono di nuovo pieni, la stagione invernale poi non aiuta”.

Quanto alla decisione presa da Conte di poter proseguire con le attività sportive regionali e nazionali e con la Lombardia che invece percorre un’altra strada, qual è il tuo parere?
È un’altra decisione contrastante che fa sorgere ancora più dubbi, cosa significa? Che il Lombardia siamo in una situazione molto più grave? Che le previsioni sono diverse? O che forse Fontana è troppo severo nei nostri confronti? Non lo so onestamente, ho tanti punti di domanda ed un grosso dispiacere, spiace soprattutto per i più giovani che al di là del calcio avranno delle ripercussioni psicologiche non indifferenti, non ci resta che attenerci alle regole ed attendere”.

Mariella Lamonica

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