Ancora nessuna novità sul fronte del calcio dilettantistico e giovanile dopo l’ultimo consiglio direttivo della LND svoltosi in data 22 maggio. Con l’estate ormai alle porte, sulle società sportive continua quindi ad aleggiare quel clima di incertezza venutosi a creare sin dalle prime settimane di sospensione delle attività. Una situazione senza dubbio complessa, si potrebbe dire anche snervante, che tuttavia non scalfisce l’ottimismo e la grinta dell’Ispra Calcio,pronta ai blocchi di partenza in attesa del tanto anelato “via”. A raccontarci l’attenta pianificazione in chiave futura è il responsabile del settore giovanile Luca Tolu.

Economicamente come avete risentito di questa emergenza?
“Le difficoltà economiche hanno colpito un po’ tutti, ma noi restiamo positivi e possiamo dire di stare bene. Abbiamo approfittato di questo periodo di stop per lavorare alla manutenzione delle strutture e dei campi, in modo da migliorare tutto quello che serve per la ripresa. Inoltre, tramite il nostro commercialista, ci teniamo sempre informati sui tanti aspetti amministrativi, e un po’ caotici, di questa situazione e abbiamo inoltrato tutte le dovute richieste di aiuti e incentivi, ad esempio in relazione agli sgravi fiscali per la sanificazione degli impianti e al credito sportivo daventicinquemila euro. Avendo le possibilità, ci siamo attivati subito per investire e farci trovare pronti. In queste settimane mi sono arrivate notizie di possibili fusioni tra squadre dilettantistiche, ma noi fortunatamente abbiamo gli appoggi necessari per andare avanti senza problemi. Stiamo anche ricevendo tante telefonate da giocatori e genitori, quindi da parte di tutti percepiamo la voglia di ricominciare e puntare sulla società”. 

Quanto alle rette della prossima stagione?
“I nostri atleti tesserati che avevano già versato le quote pagheranno di meno alla ripresa: sarà il nostro modo di venire incontro alle famiglie. Devo dire, però, che ho ricevuto un riscontro molto positivo nelle varie chat, perché quasi tutti i genitori hanno detto che non accetteranno lo sconto. È un segno di riconoscimento importante che mi rende orgoglioso del lavoro fatto, perché vuol dire che le famiglie hanno a cuore il progetto e sono contente di far giocare i figli nella nostra società”.

Come immagina la ripresa dell’attività?
“Per la prossima stagione abbiamo già buone notizie a livello numerico, sia per quanto riguarda le conferme che le nuove adesioni. Attualmente siamo circa 300 tesserati, una crescita enorme se pensiamo che alla nascita della società nel 2005 eravamo partiti con 30 ragazzi. Ora siamo tra le società più titolate del nostro territorio e abbiamo trascorsi molto positivi, come il rapido posizionamento nei campionati regionali, dove i nostri 2006 sono l’unica formazione della provincia di Varese in quella categoria. Riguardo al futuro, dal blocco totale ai primi di marzo non abbiamo mai smesso di lavorare alla programmazione, indipendentemente da quando si potrà tornare in campo. Sin da subito ci siamo confrontati tramite videoconferenza per poter programmare il tutto come in ogni stagione e abbiamo già provveduto alla designazione degli allenatori. Il nostro nucleo dovrà essere costituito da professionisti dotati dipatentino, come previsto dalle disposizioni delle federazioni. A questo proposito è stata fondamentale la nomina da parte del consiglio direttivo di una nuova figura che sarà il mio braccio destro, il nostro ex allenatore Amedeo Perna,ora direttore tecnico e responsabile dello scouting. Con il suo supporto abbiamo riformulato la griglia di tutti gli allenatori: per quanto riguarda il settore della scuola calcio, in cui stiamo lavorando molto bene, abbiamo riconfermato il nostro responsabile Dimitri Giudici e molti mister proseguiranno il loro percorso; dai Pulcini agli Allievi abbiamo ridisegnato l’organizzazione, mantenendo le due annate 2005 e 2006 dei regionali. Per il resto stiamo attendendo l’ultima decisioni di Baretti e della nostra federazione provinciale per sapere quali saranno gli esiti dei campionati congelati e le modalità dei prossimi. Probabilmente avremo qualche notizia tra una quindicina di giorni. Resta anche il punto interrogativo degli allenamenti, ancora bloccati, ma penso che la risposta ce la darà la serie A nel momento in cui darà il via all’attività, che servirà da esempio non solo a livello calcistico ma anche comportamentale, perché sarà il primo tentativo di convivenza con il virus in ambito sportivo”.

Come si era comportato il settore giovanile in questa stagione?
“Con i Juniores eravamo a metà classifica nel campionato regionale, i 2005 erano salvi senza problemi e gli Allievi 2004 erano ultimi, quindi in questo caso lo stop ci consentirà di riproporci la prossima stagione con l’obiettivo di fare meglio. Per quanto riguarda i più piccoli, dai Giovanissimi agli Esordienti, stavano andando bene ed erano tutti al primo o secondo posto in classifica. Nel complesso siamo stati contentissimi di questa annata perché potendo contare su tanti ragazzi avevamo anche squadre doppie, quindi tutti hanno potuto affrontare le varie competizioni e il fatto di avere creato gruppi misti ha permesso loro di crescere e confrontarsi su livelli diversi”.

Silvia Alabardi

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