Il 16 aprile per il mondo del basket è una data speciale, non per qualche evento sportivo memorabile o per qualche partita, ma è il compleanno di uno dei giocatori più rivoluzionari e forti che il panorama cestistico mondiale abbia mai conosciuto, Fernando Lewis Alcindor Junior, da tutti conosciuto come Karim Abdul -Jabbar.

Oggi compie 73 anni l’uomo che con il suo gancio cielo donò al mondo dello sport un gesto tecnico inimitabile, che rimane nella storia come la schiacciata a gambe aperte di Michel Jordan o il gol alla Del Piero, il cucchiaio di Totti o il rovescio di Roger Federer.

Il 16 aprile del 1947 nasce a New York, e si capisce subito che sarà un predestinato, visto che ancora in età adolescenziale raggiunge già i due metri di altezza. Grazie alle sue doti fisiche devastanti e alla tecnica sempre più in crescita, guida la squadra del suo liceo, al tempo la Power Memorial Academy, ad una serie di vittorie consecutive impressionanti, ben 71, un traguardo che gli fa staccare il biglietto per l’University California of Los Angeles, con cui vince tre campionati consecutivi tra il 1967 ed il 1969, anno in cui approda in NBA ai Milwaukee Bucks.
Gli anni ai Bucks sono decisivi nella crescita umana e cestistica di Karim, che cambia il suo nome, convertendosi all’islam, diventa un’icona nella lotta al razzismo sull’esempio di Muhammad Alì e vince la NBA nel 1971. Il passaggio ai Los Angeles Lakers nel 1975 lo consacra come campione. Ai piedi delle colline di Hollywood vince ben 5 campionati NBA (1980, 1982,1985,1987 e 1988), costruendo una coppia magica con Magic Johnson, con cui elevò al massimo quel concetto di gioco sull’asse play-pivot che divenne precursore per gli anni a venire.
Durante la sua carriera, grazie alla mascherina da gara e soprattutto al suo inconfondibile gancio cielo, dà vita ad un mito che non invecchia mai, esempio per i più giovani che si avvicinano a questo sport e che vivono sognando un giorno di raggiungere i traguardi che ha raggiunto Abdul-Jabbar.

Si ritira nel 1989, lasciando sul parquet ben 38387 punti e dopo aver regalato al mondo della pallacanestro un grandissimo giocatore e soprattutto un grande uomo, capace di giocare ad armi pari anche la sfida più difficile contro la leucemia, con tenacia, forza e carisma, come ha sempre fatto sul campo da basket.
Tanti auguri Karim Adbul-Jabbar.

Alessandro Burin