Il presidente del Legnano Calcio Giovanni Munafó torna a parlare in merito alla situazione creatasi nel campionato di Serie D con la sospensione di tutte le partite di novembre per lasciare spazio ai recuperi. La decisione presa dalla Lega Nazionale Dilettanti è vista di buon occhio dal presidente lilla.
Per quanto riguarda la squadra, i ragazzi di mister Brando scenderanno in campo domenica 15 novembre a Lavagna per il recupero della 4^ giornata e domenica 22 novembre riceveranno la capolista Bra per il recupero della 7^. 

Presidente, è d’accordo sulla sospensione del campionato?
“Assolutamente sì, mi ero già espresso in passato contro la volontà di proseguire un campionato che a parer mio è falsato. Avrebbe avuto più senso non iniziare la stagione ma purtroppo la situazione è questa. La necessità ora è cercare delle soluzioni concrete e fattibili per ogni società dilettantistica“.

Come si prepara il Legnano in vista dei match da recuperare?
“Lo spogliatoio è unito e siamo consapevoli della situazione, affrontiamo una partita alla volta e credo molto nel lavoro del mister e dei giocatori. Ciò che ci manca di più sono i nostri tifosi, la curva, abbiamo un pubblico da categoria maggiore e non vedo l’ora di poter vedere i tifosi al “Mari” a sostenere i ragazzi“.

Oltre ad essere il presidente della squadra lei è soprattutto un tifoso del Legnano. Quali impressioni le hanno fatto i lilla?
“Impressioni positive. Eravamo imbattuti fino alla brutta partita di Castellanza, un passo falso, un incidente di percorso che nel calcio può capitare. Sono soddisfatto dei ragazzi perché siamo un gruppo giovane ma con tanto talento e contro il Gozzano si è visto il vero Legnano, concreto e preciso”.

Secondo lei quale potrà essere una seria svolta per poter riprendere il campionato in totale equilibrio e sicurezza?
“Secondo me è necessaria una convenzione nazionale abilitando le province a fare dei tamponi a costi ridotti. Come dilettanti siamo un milione di tesserati, si possono trovare società in grado di fare convenzioni a 8€ a tampone. Questo consentirebbe di attuare il protocollo vigente nei professionisti, un’idea semplice ma importante poter poter giocare senza troppi problemi”.

Niccolò Crespi

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