Fortitudo Bologna 2020-2021: una sfida nella sfida. Devi abitare a Bologna o, anche, conoscere bene, ma proprio bene, la storia della pallacanestro cittadina, per capire che “fare” squadra sotto le “Due Torri” non è mai stata, e mai sarà, una cosa semplice. A Bologna infatti il campionato si gioca due volte: la prima volta contro le “altre” squadre italiane, la seconda volta contro la rivale dentro la mura. E nel 99% dei casi l’ordine di importanza è ribaltato. Così, una volta compreso questo passaggio fondamentale, diventa più agevole comprendere la corsa continua ed estenuante per cercare di assicurarsi la supremazia in città e fare bene in campionato.
“E’ presto per parlare di eventuale supremazia cittadina perché – osserva Andrea Conti, g.m. Pallacanestro Varese -, la Virtus Bologna mi sembra ancora un paio di passi avanti alla Fortitudo, però è indubbio che anche in “casa F”, abbiano fatte le cose per bene, mettendo insieme una squadra importante, con diversi nomi eccellenti e ovviamente lussuosa sotto il profilo economico. Il primo nome eccellente è naturalmente quello di coach Meo Sacchetti che alla Fortitudo porterà carisma, autorevolezza, esperienza, mentalità vincente e, ormai immancabile, il suo stile di pallacanestro armoniosa, bella da vedere e in grado di miscelare spettacolarità ed efficacia. Per centrare questo obiettivo sono arrivati in biancoblu giocatori di alto livello come Banks e Aapp, rispettivamente guardia e centro del quintetto, che faranno squadra insieme a Fantinelli, play titolare, Aradori, ala piccola e Todd Whiters, ala grande. Dalla panchina escono giocatori consapevoli di poter dare un contributo e, soprattutto, parlo dei giovani, di avere a disposizione un grandissima chance di mettersi in luce perché coach Meo, da coach della Nazionale, non esiterà a metterli alla prova. Quindi, abbiamo Sabatini come cambio in cabina di regia; Palumbo, giovane interessantissimo che girerà tra play e guardia; Fletcher, guardia e ala piccola, Mancinelli, veterano di grande personalità e impatto e Totè che cambierà per i lunghi. Insomma: un organico lungo, completo, con talento e qualità atletico-fisiche e, come sempre, destinato a migliorare nelle mani sapienti di Sacchetti”.

Detto questo, per quale obiettivo partirà la Fortitudo?
“Vedo una “F” da playoff “sparati”, soprattutto se l’asse Banks-App funzionerà a dovere. Poi, come detto, lungo la strada i probabili progressi potrebbero regalare altre belle soddisfazioni”.

ROSTER

Aradori, ala piccola
Banks, guardia
Dell’Osto, guardia
Fantinelli, playmaker
Fletcher, guardia
App, centro
Mancinelli, ala grande
Palumbo, play-guardia
Sabatini, playmaker
Totè, centro
Whiters, ala

COACH

Meo Sacchetti

Massimo Turconi
(foto Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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