Il mondo del basket naviga a vista con gli sviluppi dell’emergenza coronavirus, in attesa di capire quali contorni e quali linee avrà la prossima stagione cestistica in Italia.

Se da un lato c’è da fronteggiare la grande crisi economica che ha colpito uno sport che vive di sponsorizzazioni ed incassi da botteghino, dall’altra c’è grande voglia di tutte le componenti in gioco di tornare al più presto su un parquet. Per questo motivo il consiglio federale di oggi potrà essere importante forse per indicare alcuni punti strategici dai quali ripartire il prossimo anno.

Nelle ultime settimane sono state diverse le voci e le ipotesi che si sono susseguite sulle modalità della ripartenza del campionato di Serie A. La più accreditata pare essere quella legata ad una Supercoppa, con prima fase a gironi e poi una final four in campo neutro ad ottobre, in onore dei 50 anni della Lega basket, con il campionato che riprenderebbe agli inzi di novembre.
Una tempistica, questa, che permetterebbe di accorciare il numero di partite da giocare senza pubblico, sempre che la dead line di gennaio 2021 per riaprire i palazzetti possa rimanere tale, concentrando il numero di partite, dando la possibilità alle società di recuperare parte degli introiti nella seconda parte di stagione ed ai tifosi il via libera per tornare a tifare i propri beniamini dal vivo per la maggio parte delle gare del prossimo anno.

Alessandro Burin

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