Dall’azzurro al biancoblu. Nell’iride è un attimo, nel calcio un po’ meno. Renato Redaelli (nato a Bra nel ’68, ex numero uno tra le altre di Saronno, AlbinoLeffe, Cittadella e Padova) è il nuovo preparatore dei portieri della Pro Patria. Dove prende il posto di Augusto Rasori.
Passando quindi al biancoblu bustocco dall’azzurro del Novara dove ha trascorso gli ultimi 10 anni dopo analogo ruolo ricoperto anche ad AlbinoLeffe (Coordinatore del Settore Tecnico dei Portieri della Primavera e di tutto il vivaio orobico), Como, Seregno e Renate. Oltre che al Settore Tecnico Federale di Coverciano.
Lo scorso 30 giugno si è congedato dal Novara con un accorato messaggio di commiato: “Questo decennio per me è stato davvero importante. Sarei rimasto per molti anni ancora ma la nuova Proprietà ha deciso di non rinnovarmi l’incarico. Lasciare Novara è un colpo, specialmente sotto l’aspetto affettivo. Dieci anni sono tanti, soprattutto se vissuti come sono stati vissuti qui con grandi imprese, promozioni, titoli e anche momenti difficili…Mi piange davvero il cuore dover lasciare quella che per molti anni è stata la mia seconda casa, la mia seconda famiglia. Negli scorsi anni ho rifiutato diverse proposte di altre squadre perché dentro di me era impresso un DNA azzurro. Purtroppo il calcio è così: bisogna accettare le decisioni anche se a volte non sono condivise”.
Ma le vie del pallone (tanto e più di quelle del Signore), sono infinite. Così da portarlo in una rivale storica. Campanile a parte, il curriculum di Redaelli testimonia senza necessità di ulteriori note a margine la bontà della scelta tigrotta.
Giovanni Castiglioni