Dopo il “lockdown” tra chi ha rialzato le serrande dal 18 maggio in poi sono i centri estetici che, tra difficoltà e voglia di ripartire, stanno provando a lasciarsi alle spalle questo periodo. Di questo e di come si è adattata per far fronte a tutte le esigenze ce ne ha parlato Sarah, titolare del centro “Sei bella beauty e nails”, a Luino.

Come sono andati questi mesi in cui il negozio era chiuso?
“Anche se il negozio era fermo, tutte le varie spese sono arrivate e, non essendoci entrate, la situazione per me era diventava pesante. E’ stata dura, anche perchè ho aperto a dicembre del 2019, solo qualche mese fa”. 

Come sono andate queste prime due settimane di riapertura?
“La gente vorrebbe tornare ma tra chi non ha ancora ricevuto la cassa integrazione, chi ha figli e non sa dove lasciarli, chi ha ancora paura del contagio e anche il fatto che la frontiera con la Svizzera è ancora chiusa in molti non vengono. In confronto a come lavoravamo prima ci sono solo richieste basilari come le cerette senza, ad esempio, trattamenti viso, rituali o messaggi corpo”.

A livello di orari avete cambiato qualcosa?
“Ho prolungato l’orario, dalle 8 alle 20 così da dare a tutti la possibilità di venire ma, così facendo, c’è il rischio di avere dei buchi e questo comporta delle spese in più perché tenere aperto costa”. 

Come sanificate il locale?
“La sanificazione è stata realizzata da un’azienda esterna, inoltre venivano già usati prodotti Golmar per igienizzare l’ambiente, le attrezzature e le superfici”. 

Che dispositivi di protezione avete per voi e le vostre clienti?
“Ad ogni cliente che entra misuriamo la temperatura, facciamo igienizzare le mani e le diamo i guanti e i calzari. Oltre a questo, abbiamo mascherine, visiere, kimono e copri capo. Inoltre, per ognuna abbiamo preparato dei kit personali per la manicure e la nail art, così da rispettare i protocolli di sicurezza. Noi ci siamo adattate a tutte le norme sanitarie andando incontro a spese importanti”.

Oltre alle misure di sicurezza avete introdotto qualche novità?
“Chiediamo alle clienti di non venire accompagnate e di andare sulla nostra pagina Facebook per prenotare gli appuntamenti, tramite un’apposita piattaforma, o nel caso di scriverci su WhatsApp per garantire un andamento scaglionato, cosa che magari con l’agenda manuale non era sempre garantita, così da evitare assembramenti”.

Roberta Sgarriglia

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