La chiamano Land of Rowing, ovvero “terra del canottaggio”, un motivo ci sarà. In fondo basta dare un’occhiata fuori dal finestrino, uscendo o imbeccando l’Autostrada dei Laghi – a voi la scelta se stare dalla parte del guidatore o del passeggero – per avere una vaga idea di quanta bellezza si nasconda tra le acque del Lago di Varese. La stessa meraviglia che Nicoletta, 22 anni di Casbeno, potrebbe scorgere dalla finestra di camera sua, affacciata direttamente sul luogo dove nell’aprile del 2016 si è consumato un vero miracolo sportivo.

È un pomeriggio di Coppa del Mondo di canottaggio, uno dei tanti all’interno di una stagione che gradualmente avvicina gli atleti migliori al traguardo delle Olimpiadi di Rio 2016. L’arena è delimitata dalle rive della “Città Giardino”, che ospitò la tappa dal 15 al 17 aprile. Ai blocchi di partenza della specialità “due senza” l’equipaggio azzurro, forte degli onori di casa, schiera due nomi tanto eterogenei da risultare vincenti e destinati a cambiare il corso della storia della propria specialità: Sara Bertolasi e Alessandra Patelli. Rispettivamente, una è stata la prima donna a competere nel “due senza” ad un’Olimpiade ed è già pronta alla sua seconda volta da “sorella maggiore della talentuosa compagna che coltiva il proprio primo sogno a cinque cerchi. 

“Presente in tribuna” c’è proprio Nicoletta. Il suo passato da rematrice di successo le permette di intercettare gli stati d’animo che immobilizzano le due compagne, poco prima dello start. Pronti, partenza… C’è un attimo di calma piatta, in cui si sente solo il fruscio dell’acqua. E tutti sono in attesa della sirena. Che finalmente risuona e via, si parte. “Sapevo che potevano andare bene dato che in gare precedente avevano già dimostrato di avere tempi buoni”, ci racconta Nicoletta. “In Italia il movimento femminile ha sempre fatto fatica a tener il passo, non solo di quello maschile, ma anche delle altre nazionali. C’è anche un gap fisiologico non indifferente da considerare”, ma quel giorno davvero tutto può cambiare e non è un caso che accada proprio lì dove quest’anno ci sarebbe dovuta essere di nuovo la Coppa del Mondo.

I battiti del cuore vanno a ritmo dei colpi che Bertolasi e Patelli infrangono sull’acqua per spingere la loro imbarcazione. Manca veramente poco per cambiare il destino di questo sport che tra l’incitamento del pubblico in tribuna si avvicina al proprio futuro. La folla esplode all’arrivo: è medaglia d’argento! È un’emozione indescrivibile per tutti, a cominciare da Nicoletta che nello spazio di un anno dirà addio al suo sport per proseguire la propria vita in un’altra direzione, quella degli studi di comunicazioni e le attività di solidarietà. Non prima di aver gioito di nuovo insieme alle sue compagne che a distanza di un mese conquistano la qualificazione a Rio 2016 nella tappa di Lucerna. 

“È fatta: una nuova pagina di storia del canottaggio rosa è stata scritta”, pensa festeggiando Nicoletta, che nel frattempo si prepara al proprio secondo capitolo.

Alessio Colombo

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