Morse: 6 Efficace sotto canestro, da urlo quando rispedisce al mittente Dada Pascolo, ingenuo nell’incappare in falli in attacco per blocco irregolare. Chiude con 5 rimbalzi e 3 falli subiti segno comunque dell’impatto che riesce a fornire in 11′ sul parquet.
Scola: 7 L’inizio porta la sua firma dove punge sotto canestro col malcapitato Mezzanotte che viene portato ad un subitaneo master da cui imparare in fretta l’arte e il mestiere. Poi traina l’attacco fino al 30′ dove è già a quota 18 prima di lasciar spazio a super Toney Douglas. Porta anche presenza difensiva, ma i nei sono il 4/8 ai liberi e le 5 perse. Però porta alla causa 7 rimbalzi e 6 falli subiti. Eterno.
De Nicolao: 6 Entra, mette la sua solita pressione e da una mano robusta in difesa. Missione compiuta.

Jakovics: 5 Unico fuori fase del settore guardie. Ingus non ne azzecca una che sia una. La foto della sua gara: sul 62-67 sbaglia liberissimo la tripla che poteva già indirizzare la gara, sul rovesciamento non fa tagliafuori facendosi rubare il rimbalzo. Brutto anatroccolo.
Ruzzier: 5,5 Tra alti e bassi quella di Michele era una prova indirizzata verso la sufficienza: qualche bello spunto, un paio di passaggi illuminanti e una difesa tutto sommato accettabile. Poi, però, il fattaccio a -55″ con una palla persa in maniera banale che Morgan converte nel pareggio. Un errore così è da matitone rosso.
Andersson: 6 Non fa molto, ma, tutto sommato, riesce ad apportare qualcosa di positivo alla causa: un paio di punti, qualche buona difesa. Se si riuscisse ad aggiungere un pò più di arrosto nelle prossime settimane non sarebbe male.

Strautins: 7 E’ l’elemento di raccordo fondamentale in questa Varese. Dalle sue mani e dai suoi salti non si può prescindere: a Trento disputa una prova solida pur sbavando un paio di volte lasciando cioccolatini preziosi per strada. Se “Arturo” da questi contributi – 15 punti, 6 rimbalzi e 5 falli subiti – state certi che l’OJM può arrivare a giocarsi le gare.
Douglas: 9 Che dire…talmente divino da rasentare quasi la blasfemia. E’ ispirato fin dall’inizio della gara, pressa sul pallone in difesa che sembra un ventenne voglioso di mettersi in mostra al proprio coach. Poi deflagra nella ripresa quando fa bum bum bum dall’arco nel terzo periodo ed è lui a prendersi le responsabilità più pesanti: leggasi la doppietta da 3 dal 59-59 al 59-65 del 33′ o i 5 punti filati che chiudono la gara a -22″. Chiude con uno stratosferico 37 di valutazione. Augusto lanciò la campagna di conquista della Germania Magna, lui, da novello imperatore varesino, conquista il limes più a nord del nostro campionato. Conductor e imperator.

Matteo Gallo

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