Morse: 6 E’ uno dei pochi biancorossi dotato dell’atletismo per poter recitare un ruolo nel film andato in scena stasera, ma dopo 6 punti in 7′ nei primi due quarti viene colpevolmente dimenticato in panchina per lungo tempo. Da’ energia e punti ed è uno dei pochi a salvarsi nella debacle bosina.
Scola: 6,5 Non ha le qualità atletiche, ma ha le capacità tecniche per stare a galla in una gara difficile. A tratti è anche il miglior regista biancorosso con la sua qualità di passaggio dalle tacche. Dopo i 6 punti del 20′, ne macina 18 nella ripresa contenendo le sfuriate cremonesi. Sul finire del terzo quarto, parla durante un time out per scuotere i compagni, ma senza esito.
De Nicolao: 6 Il suo lo fa anche stavolta con una discreta regia e qualche iniziativa in attacco.
Jakovics: 5 Un unico flash, la bomba del 42-33, che poteva essere importante per far tornare l’OJM in gara. Subito dopo si mangia la tripla successiva e, in generale, non lascia traccia se non per un mattone sul 60-49 che scheggia il tabellone. Ingus dove sei?
Ruzzier: 4,5 Vive un primo quarto da incubo in cui Tj Williams lo passa a fil di lama. Da lì non si riprende più tra lacune difensive e errori in attacco. E’ vero, ci sono 5 assist nel suo carniere, ma oggi ha palesato continue difficoltà che pongono parecchie nuvole nere sul suo conto.
Andersson: 5 Male in difesa su Hommes, 2 bombe sbilenche, poi è sparito dai radar.
Strautins: 7 Che dire, il buon Arturo si guadagna con ampio merito la palma di miglior varesino in campo. Concentrato, determinato, bravo sugli scarichi e concreto in difesa. E’ anche dotato di fisico per cui può guerreggiare coi cremonesi, ma lo fa col piglio di chi è in partita. Esempio.
Ferrero: 6 Parte forte con punti e iniziative per cercare di dare la carica e difendere Fort Apache. Come il capitano York, però, non viene ascoltato e seguito dai suoi che si fanno massacrare in campo aperto dalla Vanoli.
Douglas: 4,5 Zero punti al 30′, unico canestro segnato di rapina su una rimessa, una palla fondamentale per rientrare a -8 nel terzo quarto persa in contropiede. Una gara che possiamo definire un incubo. 30′ di vuoto cosmico: senza i suoi punti questa Varese non può galleggiare.

Matteo Gallo

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