Questa volta Spinelli potrebbe vendere per davvero (prima sorpresa). E a raccoglierne il testimone dovrebbe essere una vecchia (ma non vecchissima) conoscenza biancoblu (seconda semi-sorpresa). Con la premessa che si scrive tutto al condizionale per mere ragioni probabilistiche, passiamo ai fatti.
Secondo la ricostruzione fatta questa mattina su TuttoC.com da Nicolò Schira, il Livorno potrebbe passare di mano oggi mandando i titoli di coda su di un’era (quella spinelliana) durata 21 anni. A chiuderla una nuova proprietà costituita da 6 imprenditori del Nord Italia ancora ignoti e rappresentati da Banca Cerea. Ieri il presidente dell’istituto di credito Luca Paolo Mastena ha incontrato il numero uno labronico gettando le basi per il trasferimento delle quote societarie. Se in giornata il bonifico concordato arriverà a destinazione senza inghippi sull’Iban (come occorso con l’ultimo acquirente, l’ispano-svizzero Manuel Fernandez), il club amaranto aprirà un nuovo corso.

Ma veniamo alla ciccia del pezzo. Il nuovo organigramma (se sdoganato), vedrà Alessandro Dal Canto in panchina, l’ex Novara e nemesi tigrotta Raffaele Rubino nel ruolo di DS e l’ex DG del Cuneo Simone Sivieri come Team Manager. Componenti tecniche coordinate da Sergio Borgo, dirigente dalle svariate esperienze e con un passato a Busto (72/73) agli albori della sua parabola di calciatore che lo avrebbe visto anche campione d’Italia con la Lazio di Luciano Re Cecconi (che lo chiamava Il Professore). E’ lui la vecchia conoscenza biancoblu? Acqua. Perché il personaggio noto sarebbe invece quello chiamato a ricoprire la carica di presidente. Trattasi di Emiliano Nitti, avvocato, volto televisivo, procuratore sportivo, ex consigliere di Lega Pro e già massima carica societaria al Cuneo e (ecco il gancio) alla Pro Patria. Esperienza non esattamente memorabile nella stagione 2015/2016. Quella dei record (al contrario) e della retrocessione in D. In ticket con Fulvio Collovati e attraverso la SportPlus4You acquisì la maggioranza di via Cà Bianca affiancando Patrizia Testa in una parentesi che la presidentessa tigrotta considera ancora una ferita aperta. Quattro anni dopo il Livorno ripartirebbe da lui come frontman in rappresentanza del pool di imprenditori che dovrebbe incarnare il post Spinelli. Un’eredità pesantissima (piaccia o meno), in una città che vorrebbe tornare a stretto giro di posta nella B appena lasciata.                               

Giovanni Castiglioni

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