Oggi è la data dell’inizio concreto e massiccio della fase 2. Dopo un paio di settimane nelle quali le libertà dei cittadini sono aumentate, soprattutto in termini di possibilità di movimento, anche fisico, lontano dalla propria abitazione e riapertura di diverse aziende, industrie ed uffici, è da oggi che l’Italia prova a ripartire in maniera massiccia dopo l’emergenza Covid-19.

Una ripartenza che vede in prima fila la riapertura di negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti e dal 25 maggio anche piscine e palestre, anche se non in tutte le regioni vige la stessa cadenza per le aperture. Se infatti nel resto d’Italia tutte queste attività e molte altre potranno ripartire secondo questo calendario, nell’ordinanza firmata ieri dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, si evidenzia come piscine e palestre nella regione resteranno chiuse ancora fino almeno al 31 maggio.

Una decisione che identifica come la Lombardia viva ancora in maniera forte lo spettro del virus più che nel resto del paese, mantenendo stringenti regole anche per questa fase due, come l’uso della mascherina obbligatorio anche all’aperto e la misurazione della febbre negli uffici per i dipendenti ed i datori di lavoro.

Queste le parole del Governatore Attilio Fontana: “La Lombardia ha aperto tutte le attività possibili con regole più severe rispetto ad altre Regioni, in un quadro di equilibrio fra necessità della vita economica e tutela della salute pubblica”. “Manteniamo alta la guardia. Alla fine di questa settimana sperimentale valuteremo con i nostri tecnici i risultati raggiunti insieme. Anche in questa delicata fase di ripresa economica è indispensabile mantenere tutti quei comportamenti virtuosi che ci hanno consentito di far tornare nella media nazionale gli indici di diffusione del contagio, pur avendo dovuto affrontare uno tsunami”.

Alessandro Burin

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