
È passata ormai una settimana da quando Fontana ha scosso tutto lo sport regionale sospendendo tutti i campionati dilettantistici. Una decisione a cui sono seguite molte critiche ma da due giorni il presidente della Lombardia ha permesso gli allenamenti in forma individuale. Ecco come è stata accolta questa decisione in casa Lonate Ceppino con il commento di mister Tomasini.
Come ha reagito a questa ordinanza?
“Non sono proprio d’accordo perché ci stavamo comportando in base ai protocolli e non avevamo nessun problema. Non bisognava bloccare così nettamente tutto e almeno gli allenamenti, all’inizio, non dovevano fermarli così da consentire ai bambini e ai ragazzi di continuare a stare in movimento. La gestione andava regolamentata meglio anche per evitare che le società possano rimetterci in modo significativo. Ci vuole equilibrio senza essere drastici. Adesso andremo incontro a un futuro complicato. Eravamo sul pezzo, con quattro partite su quattro vinte, tralasciando la prima dove tutti noi abbiamo fatto un errore ma siamo riusciti a recuperare subito”.
Ha avuto modo di sentire i ragazzi?
“Sono speranzosi di poter giocare e hanno patito lo stop perché si sentivano bene. Dopo i sei mesi di blocco era stato difficile a livello mentale riprendere ma dopo le partite con Sommese e Samarate eravamo lì con la testa. Adesso tra tamponi vari e il fatto di non aver giocato non sarà semplice per loro andare di nuovo in campo. Dobbiamo essere un po’ psicologici per aiutarli ad essere sereni. Fortunatamente il mio è un gruppo che conosco stra bene e di conseguenza so come intervenire su di loro”.
Cosa accadrà dopo il 13 novembre?
“Voglio essere positivo e sperare che dopo il 13 novembre facciano ripartire almeno le prime squadre, a meno che non succeda una catastrofe e allora sì che la vedrei dura. Siamo tutti in piccola parte in difficoltà e questo campionato è un terno al lotto e, come avevo già detto a settembre, chi sarà più fortunato e chi avrà meno infortuni lo vincerà. Noi puntiamo a quello e nelle prime giornate lo abbiamo dimostrato. Peccato perché ora ci sarebbero state anche delle partite alla nostra portata”.
Ora c’è la possibilità di allenarsi. Voi vi siete organizzati a riguardo?
“Sicuramente riprenderemo settimana prossima. Oggi la società farà una riunione ma ho già dato loro delle direttive per 2/3 allenamenti a settimana da un’ora, se il comune ce lo consente, dove noi saremo gli unici presenti. Questo è quello che mi interessa per mantenere la condizione”.
Pensa che si riprenderà nel breve termine? E se così non fosse come vede il campionato?
“Certo, se si dovesse prolungare diventerebbe tosta. Tendenzialmente se dovessimo giocare ogni tre giorni saremmo pronti perché abbiamo una rosa completa di 22 ragazzi che ho voluto personalmente. Il mio pensiero durante il mercato è stato appunto mantenere un gruppo per un campionato così corposo. Una possibile soluzione sarebbe quella di allungarlo di un mese tanto farà caldo e in questo modo risolvi queste problematiche senza dover raggruppare troppe partite perché non tutti sono in grado di gestirle”.
Roberta Sgarriglia