Nomi così li davano solo una volta. E’ scomparso ieri a Milano Urano Navarrini, appellativo mitologico, patronimico teatrale e passato nella Pro Patria (come giocatore ed allenatore) nella seconda metà degli anni ’70. Frutto di una relazione extraconiugale tra il padre Nuto e Milena Benigni, la sua saga familiare (nello specifico, quella della matrigna Vera Rol) era stata al centro di una struggente puntata della serie Sky Inseparabili, a firma e voce di Carlo Lucarelli. Nato a Verona nel 1945, Navarrini si era formato nel Milan prima di proseguire la carriera con Savona, Taranto, Verbania, Novara e (appunto) Pro Patria. In biancoblu aveva chiuso la sua parabola di calciatore (67 presenze e 2 reti), aprendo contestualmente quella di allenatore (due parentesi nel ’77 e nel ’78 con la supervisione del DS Alberto Ballarin al posto degli esonerati Humberto Rosa e Paolo Barison).

Per crudele beffa del destino, come Francesco La Rosa (altro ex tigrotto venuto a mancare mercoledì 8), anche Urano Navarrini è caduto vittima del Corona Virus al Pio Albergo Trivulzio, dove era ospitato ormai da qualche anno.
Ai suoi cari le condoglianze della redazione di Varesesport. Riposa in pace Urano.

Giovanni Castiglioni