![malpensa rugby by andrea monti](https://varesesport.com/wp-content/uploads/2019/04/malpensa-rugby-by-andrea-monti.jpg)
Il rugby è piegato dal Coronavirus ma, purtroppo, ci sono realtà ben più penalizzate di altre. È il caso delle squadre lombarde militanti nel campionato Serie C Girone 2. Infatti, se le squadre partecipanti a competizioni nazionali sono ancora autorizzate quantomeno ad allenarsi, seppur con diverse restrizioni, le squadre della serie C2 lombarda vagano nell’oblio: niente allenamenti o partite, niente calendario. Essendo la C2 un campionato amatoriale, gestito dal Comitato Regionale, vien logico capire che l’ordinanza 620 firmata dal Presidente della regione Fontana (che blocca competizioni e allenamenti a livello amatoriale), abbia colpito profondamente queste squadre.
Le parole di Marco Bottelli, allenatore del Malpensa Rugby, sono chiare e aiutano a capire la situazione nel suo complesso, una situazione in cui trovare il lato positivo sembra quasi impossibile: “È un momento davvero durissimo. Non c’è nulla di ufficiale ma a mio parere la C2 non si giocherà. Del nostro campionato non si sa nulla, solo che inizia a gennaio. Il nuovo dpcm ha posto ulteriori limiti al nostro sport ma noi eravamo già bloccati da quando è stata emanata l’ultima ordinanza regionale. Non possiamo nemmeno allenarci. Stiamo attendendo notizie per capire se potremo prossimamente svolgere allenamenti di atletica individuale. È molto difficile dover smettere e poi riprendere, con tutta questa incertezza è naturale che l’entusiasmo venga meno. Il nostro campionato è organizzato dal Comitato Regionale e pure lì c’è molta incertezza, in più siamo in Lombardia, la regione più colpita e quindi è tutto più complicato. Siamo sempre in attesa di aggiornamenti, è tutto un continuo divenire, ogni giorno non si capisce niente. Siamo allo stesso punto di sette/otto mesi fa, avevamo visto un’uscita e ora invece siamo fermi, di nuovo. Spero davvero che questa terribile situazione finisca presto e spero che i miei ragazzi possano tornare almeno ad allenarsi il prima possibile”.
Stefano Sessarego
(foto di Andrea Monti)