Il portiere è fondamentale per la squadra: deve trasmettere sicurezza ai compagni ed essere solido mentalmente. Doti che Luca Mattioni racchiude in sé. Protegge i pali del suo Laveno che continua a rimanere tra le favorite per la prima posizione del campionato di Seconda Categoria (girone Z).

Come mai hai scelto di fare il portiere? Cosa ti piace di questo ruolo?
“L’ho scoperto per caso. Prima ero un attaccante e poi un giorno mancava il portiere e, visto che ero quello più alto e fisicamente più adatto a ricoprire il ruolo, mi hanno messo lì e da allora non ho più smesso”.

Il portiere deve essere concentrato e avere qualche dote di leader. Queste caratteristiche si riflettono anche a livello personale nella tua vita di tutti i giorni?
“Sì, sicuramente. A livello caratteriale sono una persona con una certa personalità, la grinta che metto in campo è la stessa che ho fuori ogni giorno.”

lavenoTra novembre e dicembre avete avuto qualche difficoltà. Cosa non andava?
“Siamo arrivati molto stanchi alla fine del girone di andata e le assenze di giocatori importanti sono pesate. Questo ci ha portato a non ottenere i risultati sperati.”

Ora che clima c’è?
“Adesso di infortuni non ce ne sono e il clima è sempre stato buono, nonostante tutto. I risultati stanno arrivando e speriamo di continuare ad avere la concentrazione per rimanere sulla strada giusta.”

Il primo posto pensi sia ancora in gioco?
“Ci sono 4 o 5 squadre che possono lottare per la prima posizione. Credo che per noi il primo posto non sia un’utopia. Per ora pensiamo ad una partita alla volta senza fare pensieri troppo in avanti nel tempo. Ritornando al campionato, il Lonate Ceppino è la formazione che mi ha impressionato forse di più per livello di gioco e qualità dei giocatori.”

– IL CAMMINO DEL LAVENO MOMBELLO

Roberta Sgarriglia