Un evento che tutti gli appassionati di basket aspettavano da tempo, un documentario in grande di raccontare nei minimi particolari l’ultimo anno ai Chicago Bulls del giocatore più forte ed iconico di tutti i tempi, Micheal Jordan.

Da oggi sono disponibili su Netflix i primi due di dieci episodi della docuserie firmata ESPN “The Last Dance”, che grazie a interviste e contributi inediti, narra l’ultima trionfale stagione di AIR Jordan con i suoi Bulls, quella del 1997/1998, in uno spaccato di storia del basket da brividi, disponibile fino al 18 maggio.

Una serie che non si concentra solamente sulla figura di Micheal Jordan, leader tecnico e caratteriale indiscusso di quella squadra che riscrisse le regole del gioco e che dominò in NBA per un decennio, ma anche sulle figure di altri tre personaggi determinanti nella conquista di 6 titoli in 10 anni per Chicago: Scottie Pippen, braccio destro fidato di Micheal, Dennis Rodmann e l’allenatore Phill Jackson.
Una docuserie che ha richiesto anni di lavoro, ideazione e un gran lavoro di convincimento nei confronti di Jordan, restio in un primo momento a dare il via libera per la realizzazione di questa serie.

Una serie in grado di mostrare il lato più intimo, umano, viscerale del campione che ha riscritto la storia del basket. Micheal stesso ha dichiarato all’uscita dei primi episodi: ”Quando le persone vedranno quei video non sono sicuro che saranno in grado di capire perchè fossi così intenso, perché facessi quelle cose, perché mi comportassi in quel mondo, perché dicessi quello che dicevo”.

Un progetto nato e reso disponibile anche grazie alla stessa NBA che ha messo a disposizione dei produttori i propri archivi tramite i quali recuperare, immagini, interviste, e contenuti inediti tenuti nascosti fin ora. Non resta altro che godersi l’ ultimo ballo di sua maestà Micheal Jordan seduti comodamente sul proprio divano di casa e vivere quelle emozioni uniche che solo lo sport sa dare ma che, visti i tempi che corrono, sembrano così lontane da noi.

Alessandro Burin