Il Coronavirus ha bloccato tutti i campionati, dalla serie A alla Terza Categoria. Agli addetti ai lavori il calcio giocato manca, ma ovviamente per la salute di atleti, tesserati o semplici simpatizzanti, accettano tutti la decisione. A raccontare come sta vivendo questo momento è Andrea Vessella, allenatore del Marnate Nizzolina, squadra prima in classifica del girone A di Terza Categoria Varese.

Come state affrontando questo periodo dal punto di vista sportivo?
“Come società non ci siamo mai allenati perché non avevamo il permesso del Comune. So che molte squadre si sono comunque viste, non hanno usato docce e spogliatoi, ma noi non abbiamo fatto così. Ci siamo subito attenuti alle regole”.

La squadra come ha preso questa decisione?
“All’inizio, soprattutto le prime settimane, i ragazzi fremevano per allenarsi, ora sono preoccupati se riusciranno a finire o meno il campionato. Se ci pensiamo, abbiamo giocato il 66% delle partite, per cui anche se il campionato si fermasse potrebbero essere prese decisioni di promozioni, ma ci atterremo a quello che ci verrà comunicato”.

Ha dato qualche programma di allenamento casalingo?
“Sì, ho dato dei programmi più che individuali per ruolo. Poi qualcuno mi ha scritto privatamente per avere altri esercizi di allenamento”.

Sguardo al campionato: quale sarebbe la decisione giusta da prendere?
“Obiettivamente, e non lo dico perché sono primo in classifica, per prendere una decisione ci deve essere una percentuale di partite giocate e noi l’abbiamo. Sarebbe giusto finire il campionato: pensiamo alle squadre che hanno investito soldi questa stagione, la prossima cosa faranno? Se giocheremo tra maggio e giugno che problema c’è? Se si riuscisse davvero a riprendere ad allenarsi il 3 aprile, si potrebbe proseguire tranquillamente con dei turni infrasettimanali; ovvio, che se lo stop dura fino a maggio, le decisioni da prendere sarebbero altre. Personalmente mi dispiacerebbe molto non finire la stagione, ma ripeto, sono pronto ad accettare qualsiasi decisione. La prima cosa è la salute dei ragazzi e di tutti noi”.

Personalmente come sta affrontando l’emergenza Coronavirus?
“Sto lavorando con le dovute precauzioni, facendo solo il tragitto casa-lavoro. Il fine settimana l’ho trascorso a casa con la mia famiglia e ho azzerato tutti i contatti sociali”. 

Silvia Galli