Tutti i settori giovanili, come le prime squadre, sono ferme ormai da quasi tre mesi: i piccoli calciatori non si stanno allenando più assieme e ovviamente neanche giocando. A fare il punto della situazione in casa Mozzate è Fabio Castiglia.

Come è stata la stagione 2019/2020 del Settore Giovanile, almeno quella parte che si è potuta giocare?
“La nostra stagione è stata interrotta da questo imprevedibile virus e stava andando bene. Stavamo apprezzando miglioramenti da parte di tutti i bambini e ragazzi a livello individuale e di tutte le squadre e interrompere improvvisamente il percorso è stato un vero peccato. Con alcune squadre dell’attività di base abbiamo avuto l’opportunità di affrontare in amichevole società blasonate in centri sportivi di altissimo livello. Abbiamo incontrato i pulcini dell’Atalanta, nel centro sportivo Zingonia, le pulcine e le esordienti del Milan Femminile al centro sportivo Vismara di Milano e abbiamo ospitato le pulcine e le esordienti dell’Inter Femminile. Per quanto riguarda l’attività agonistica, siamo felicissimi per il percorso che stavano facendo tutte le squadre, ma devo sottolineare quello degli Allievi 2004, che al momento dello stop erano secondi e se la sono giocata alla pari con tutti”.

Cosa ne pensate dei voucher con modalità di rimborso, proposti dal Governo?
“Per quanto riguarda il discorso voucher nel nostro caso è relativo perché le nostre famiglie nella quasi totalità dei casi paga la quota in tre rette e, la terza, che di solito viene incassata a marzo, non è stata erogata da nessuno se non in pochissimi casi”.

Cosa vi aspettate in termine di aiuti dalla Federazione?
“Ci aspettiamo che la Federazione ci venga incontro, abbassando i costi dell’iscrizione e dei tesseramenti. Purtroppo questa crisi metterà in difficoltà molte società, quindi credo che la Federazione in qualche modo troverà la giusta strada per aiutare tutti”.

Si riesce a programmare già la prossima stagione?
“E’ difficile fare una programmazione vera e propria per la prossima stagione, non essendo ancora chiaro come e quando potremo ripartire. Però dobbiamo guardare avanti e farci trovare pronti, studiando un progetto di base che ci metta in condizione, quando possibile, di riprendere il percorso da dove lo abbiamo lasciato. Questo è il minimo, ma dobbiamo anche preparaci a immergerci nel nostro lavoro per migliorare ancora, nei numeri e nella qualità, ma questo potremo farlo solo quando avremo più chiaro il futuro dei settori giovanili e in maniera più generale di tutto il movimento del calcio dilettantistico”.

Silvia Galli

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