Se non fosse che il venditore fa sempre aggio sull’acquirente, il sopracciglio sarebbe debitamente alzato. Da ieri Massimo Secondo non è più il proprietario della Pro Vercelli. E questo si sapeva da un pezzo. Come si sapeva anche che i nuovi azionisti di riferimento avrebbero fatto capo ad Alex Casella, ex DS del Gozzano e nuovo frontman delle Bianche Casacche.
Quello che invece non si sapeva (e non si sa ancora) è chi siano detti investitori. Tuttora gelosamente celati dietro rigidissimo riserbo. Durante la conferenza stampa che ha certificato il passaggio di consegne, Casella non ne ha sdoganato neppure il numero (dichiarazioni tratte da La Stampa): “Non c’è un solo proprietario, è una cordata di 2/3 imprenditori che non sono neofiti del calcio. A breve definiremo l’assetto societario. Ruoli ed equilibri devono essere ancora definiti”.
Nell’attesa di dare volto e generalità a ruoli ed equilibri, le ambizioni sono (al contrario) già coagulate: “Grazie al presidente Secondo per questi dieci anni di grandi risultati, il progetto è nato un paio di mesi fa dall’ottimo rapporto con lui. Conosciamo la responsabilità di lavorare in una delle più importanti piazze d’Italia, in uno stadio che mette i brividi: vogliamo onorare maglia e città. La volontà è investire sulla linea verde per puntare alla B nel giro di un paio di anni”.
Detto che il nuovo corso avrà collaborazioni con Crotone e (neanche a dirlo) Gozzano (non a caso uno dei primi nomi circolati è quello dell’esterno francese Evan’s), e che Alberto Gilardino si siederà plausibilmente su altra panca che non sia quella del “Piola”, resta l’accorato congedo di Secondo: “Cedo una società con più crediti che debiti a una proprietà che spero possa rinnovare i successi dei Bianchi, di cui rimarrò sempre il tifoso numero uno”. L’auspicio che si fanno a Vercelli è che la comprovata credibilità del venditore garantisca sull’affidabilità dell’acquirente.
Giovanni Castiglioni
