Mentre l’Italia intera sta a poco a poco prendendo coscienza con il problema Coronavirus e mentre il calcio dilettanti del varesotto e relative società se ne stanno facendo una ragione, c’è anche ci prova a tenere uniti e coinvolti i suoi ragazzi lanciando nuove iniziative.
È il caso della società bustocca Antoniana che pochi giorni fa tramite i suoi canali social ha avuto un’idea “brillante” dimostrando di essere particolarmente vicina anche ai suoi tesserati più piccoli e alle loro famiglie.
Il dg Giuseppe Abenante aveva chiesto ai ragazzi un disegno dal titolo “Andrà tutto bene” noto motto che sta invadendo le case degli italiani infondendo fiducia e tenendo viva la speranza in un periodo destinato a segnare la storia del nostra paese.
Appello accolto ed invasione di colori.
Sono davvero tantissimi i disegni piombati in casa Antoniana, a dimostrare come l’attenzione sia viva e come la famiglia giallorossa continui, seppur virtualmente, a stare unita.
“Facciamo lavorare la fantasia per dare sfogo alle nostre volontà, tutti noi vorremmo essere sui campi a correre dietro al nostro amato pallone, a divertirci, ad abbracciarci, è un periodo in cui non possiamo farlo, dobbiamo rispettare le regole per tornare più forti di prima“. E così è nata quest’idea, ed in pochi giorni ha riscosso grande successo: “Sono sbalordito dalla risposta, davvero stanno arrivando un sacco di disegni, ed è bellissimo, se questo è l’unico modo per tenere operativi i nostri ragazzi ben venga, procediamo, regaliamo un po’ di colore ad un periodo buio“.
E le iniziative non sono finite qui: l’Antoniana sta studiando nuove “attività casalinghe” con tanto di pallone per coinvolgere i suoi tesserati e le rispettive famiglie. “Dopo l’hashtag Andrà tutto bene e Io resto a casa, i genitori ne inventeranno un altro ovvero Io insulto Abenante – afferma il direttore generale ridendo – ma d’altronde avendo anche io un bimbo piccolo in casa qualcosa dovrò pure inventarmi e così nel frattempo oltre che dare un segnale importante cerchiamo di non smettere di sorridere“.
Mariella Lamonica