Nonostante le difficoltà del post-Covid e della chiusura del palaghiaccio di Varese, il Curling Varese del presidente Davide Quilici rilancia e si appresta a vivere la sua prima vera stagione. Dopo l’annata scorsa di ambientamento e di “apprendistato” di una pratica nuova ai più, per lo più nella nostra zona, i varesini hanno deciso di strutturarsi meglio e di iscriversi per la prima volta ad un campionato agonistico.
Ecco, dunque, che a guidare la squadra di circa 15 persone (donne e uomini) che vestono i colori del Curling Varese è arrivato Alberto Arienti, un coach che gravita nel mondo del curling da più di 15 anni e che ha accettato di buon grado questa sfida. Oltre al tecnico, il presidente Quilici e i suoi collaboratori hanno deciso di prendere parte a tre campionati: la Serie C maschile, il campionato misto nazionale e il campionato lombardo. “Dopo un anno di allenamenti e qualche torneo, ci siamo iscritti a competizioni ufficiali – spiega Quilici -. Avremmo potuto mollare o temporeggiare ancora, ma abbiamo voluto darci un nuovo traguardo e nuovi stimoli. Partiamo con entusiasmo e voglia di metterci in gioco“.
I gironi e i calendari devono ancora essere ufficializzati e la situazione è in divenire, ma, se tutto va bene, a fine ottobre dovrebbe cominciare il campionato di Serie C maschile e finalmente il Curling Varese potrebbe esordire. Per crescere ulteriormente e diventare sempre più competitiva, la squadra è stata affidata ad Alberto Arienti: “E’ un allenatore esperto e ultimamente ha giocato a Sesto San Giovanni. Ci ha fatto subito una buona impressione e siamo contenti di poter contare su di lui – aggiunge Quilici -. Per arrivare pronti all’appuntamento, sabato e domenica saremo a Cembra, vicino a Trento, per un fine settimana di lavoro”.
“Saliamo a Cembra e riprenderemo le basi – attacca Arienti (in foto) -. E’ da febbraio che non si gioca e faremo un ripasso generale della tecnica per togliere un po’ di ruggine. Inoltre, cominceremo a formare le squadre che parteciperanno ai campionati. E’ uno sport bellissimo, che va bene per tutte le età e in cui ci vuole testa, pazienza, logica, strategia e una buona preparazione fisica. Non si può improvvisare una partita di curling, ma con passione e applicazione si può imparare come si effettua ad esempio una scivolata e poi cimentarsi a poco a poco in un match vero e proprio”. Il coach ripercorre i suoi inizi: “Nel 2006 ero alla ricerca di uno sport da praticare e, grazie alle Olimpiadi invernali di Torino, mi sono innamorato del curling. Ho iniziato a giocare a Sesto San Giovanni e poi ho allenato una squadra mista e di disabili. Ora mi cimento per la prima volta in un progetto pluriennale come è quello del Curling Varese e stiamo avviando una bella attività. Chiunque volesse provare si faccia avanti“.
La chiusura del palaghiaccio sta penalizzando anche il Curling Varese che sta trovando soluzioni alternative per allenamenti e gare: “Ci alleneremo una volta alla settimana, di solito il sabato, andando a Torino o a Pinerolo. Non sarà facile, ma non vogliamo arrenderci. Per quanto riguarda la Serie C, la nostra “casa” sarà probabilmente Pinerolo, mentre il campionato lombardo di giocherà tra Milano, Bormio e Chiavenna”, conclude Quilici che, oltre che presidente, sarà un giocatore di riserva della squadra.
Laura Paganini