Adesso non resta che attaccarsi al TAR. Per Gozzano, Rimini e Rieti il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio è ormai l’ultima spiaggia per scongiurare la retrocessione in Serie D. Ieri il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI ha respinto il ricorso delle ultime dei 3 Gironi di C aprendo il nuovo iter di giustizia sportiva snellito dall’articolo 211 bis del cosiddetto Decreto Rilancio. Per intendersi, la materia rubricata a “Disposizioni processuali eccezionali per i provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici” che (di fatto) ha ridotto al solo consesso del Comitato Olimpico il grado di giudizio sportivo nella facoltà dei ricorrenti. Tagliando di netto l’arcipelago di Tribunali Federali che sino all’era pre Covid affollava i primi gradi dei ricorsi. Una razionalizzazione che a breve potrebbe essere normata all’interno dei Codici di Giustizia Sportiva trasformando l’emergenza o eccezionalità di applicazione in standard di giudizio.

   

Cavie d’occasione, le 3 di cui sopra più Olbia, Fano e Picerno che contestavano il posizionamento playout (anche per loro esito contrario). Nello specifico, il club cusiano ha impugnato la delibera del Consiglio Federale dell’8 giugno contro la retrocessione diretta in Serie D. Un provvedimento ritenuto non consono al format originario del campionato visto il numero di gare ancora residuo (11) e i soli 2 punti di distacco dalla Pianese (penultima e impegnata ai playout con la Pergolettese).
Nel pomeriggio di venerdì i legali di fiducia dei rossoblu piemontesi Alex Casella e Christian Peretti hanno illustrato l’istanza dinanzi al Collegio di Garanzia presieduto da Franco Frattini (sì, quel Franco Frattini, l’ex Ministro degli Esteri). Come detto, l’extrema ratio sarà costituita dal ricorso al TAR del Lazio da presentarsi entro 15 giorni dalla pubblicazione della sentenza avversa. Nelle more, il webmaster dei gozzanesi aveva già listato a lutto lo stemma societario sul profilo Facebook ufficiale. Evidentemente, ci aveva visto lungo.                

Giovanni Castiglioni 

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