Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state ufficialmente posticipate di un anno a causa dell’emergenza pandemica dovuta alla diffusione del Coronavirus. Gli atleti di tutti gli sport, dunque, dovranno riprogrammare la preparazione in vista dello spostamento dell’appuntamento per eccellenza e, contestualmente, anche ogni singola Federazione dovrà ricalendarizzare gli eventi nazionali e internazionali e, probabilmente, apportare qualche non semplice modifica ed incastro.
Ad adeguare i propri piani in seguito a questa decisione è pure il mondo del nuoto nonché i grandi nuotatori di interesse nazionale e mondiale come sono, ad esempio, i nostri Nicolò Martinenghi, Arianna Castiglioni, Silvia Scalia e Matteo Rivolta.
Nicolò Martinenghi
Il ranista classe 1999 di Azzate era uno dei pochissimi azzurri già qualificati per le Olimpiadi di Tokyo 2020. “Tete”, infatti, già agli Assoluti di dicembre aveva staccato il pass per i suoi primi Giochi grazie ad uno strepitoso 58”75 nei 100 rana che gli è valso non solo la qualificazione ma anche il nuovo record italiano.
Ad inizio anno Martinenghi ha partecipato ad un collegiale a Tenerife e ad una serie di gare intermedie nelle quali ha confermato di essere in ottima forma e di avvicinarsi a grandi e decisi passi verso le Olimpiadi. I vari decreti del Governo che si sono susseguiti nelle ultime settimane per fronteggiare l’emergenza Coronavirus l’hanno obbligato a spostarsi dalla “Manrara” di Busto Arsizio prima alla piscina di Brebbia e poi, ultimamente, alla “Mecenate” di Milano, uno dei pochissimi impianti natatori rimasti aperti per gli allenamenti degli atleti “di interesse nazionale”.
“Questa settimana siamo fermi, ma l’idea è quella di riprendere il lavoro da lunedì sempre a Milano“, spiega Marco Pedoja, allenatore di Martinenghi, che commenta così la scelta di rinviare le Olimpiadi: “La viviamo come un sollievo: nelle ultime settimane abbiamo vissuto nell’incertezza di non sapere quando avremmo ripreso ad allenarci normalmente e a prepararci come si deve per questo importante appuntamento. Non so se saremmo riusciti ad arrivare nella forma migliore e senza rimpianti e questo non sarebbe stato né bello né giusto. Siamo d’accordo con il rinvio e speriamo che tutto si risolva per il meglio e al più presto“.
Quanto alla qualificazione che Nicolò aveva già conquistato, continua: “Al momento non sappiamo se gli verrà tenuto buono quel tempo, ma credo anche che per partecipare ad un’Olimpiade sia giusto che possa ripetere il tempo già nuotato in precedenza. Più probabilmente, ma questa è una mia supposizione, il commissario tecnico azzurro terrà in considerazione la sua qualificazione già raggiunta“.
Prossimo appuntamento? “Difficile dirlo ora, ma forse gli Europei di Budapest, originariamente previsti per maggio, si faranno a fine agosto. Lavoriamo per quelli e per fare una bella figura in quel contesto“.
Arianna Castiglioni
La bustocca Arianna Castiglioni (ha preso parte alle Olimpiadi di Rio 2016), così come i compagni di allenamento Silvia Scalia e Matteo Rivolta, è stata costretta ad emigrare in altre piscine per potersi allenare, dal momento che l’impianto di casa della “Manara” è stato chiuso con il primo decreto governativo. Così, il gruppo di coach Gianni Leoni si è spostato per un giorno a Brebbia e poi ha proseguito la preparazione tra Sesto Calende e la “Mecenate” di Milano dove tuttora lavora.
“Sono molto contento che abbiano rinviato di un anno le Olimpiadi. Non avrebbe avuto senso confermarle anche perchè alcune Nazioni avevano già annunciato che non avrebbero partecipato in una situazione di tale emergenza sanitaria – spiega il tecnico Gianni Leoni -. Dal nostro punto di vista, anche per noi è stato meglio così perchè sarebbe stato davvero complicato prepararci adeguatamente e arrivare pronti. Il clima di incertezza degli ultimi giorni non stava aiutando la concentrazione, mentre ora che c’è un obiettivo fissato per l’anno prossimo le motivazioni sono tornate e sono ancora più forti“.
Gli Assoluti primaverili, in cui Castiglioni, Scalia e Rivolta si sarebbero giocati le carte di qualificazione, sono saltati e adesso non sarà facile stabilire i nuovi criteri di selezione. “Dovrà essere ricalcolato tutto il calendario nazionale e quello internazionale, Europei compresi, e credo che informazioni ufficiali arriveranno attorno al mese di maggio – continua Leoni -. Nel frattempo, con i miei atleti tornerò in piscina lunedì e ricominceremo a lavorare e a pensare al futuro in funzione delle Olimpiadi dell’anno prossimo. Avremo un anno in più per prepararci e migliorare e penso che ci arriveremo ancora più forti e decisi. Questo slittamento può essere solo un vantaggio e può solo far venire loro più voglia di affrontare e superare gli ostacoli che incontrano lungo il cammino. Intanto, mi auguro che questa situazione passi al più presto e che possiamo tutti tornare alla normalità“.
Laura Paganini