Settimana scorsa il Consiglio Federale ha deliberato la nuova formula e la nuova struttura dei Campionati nazionali di Serie B. I tornei ripartiranno il weekend del 23-24 gennaio e sono stati ridisegnati in una prima fase che si compone di 10 giornate e una seconda fase da 6 turni che comincerà il 24-25 aprile; infine si giocheranno i playoff che prenderanno avvio a giugno.
La squadra di B1 dell’Amatori Atletica Orago del presidente Angelo Gozzini è stata inserita nel girone con Picco Lecco (se il calendario provvisorio dovesse essere confermato, Orago inizierebbe il suo cammino proprio con la trasferta di Lecco), Tecnoteam Albese, Settimo Milanese, Novate e volerà in Sardegna per vedersela con Palau.

Come procedono gli allenamenti in vista dell’inizio del campionato?
“Per noi è solo terminata la terza settimana in palestra. Appena ci è stato dato il via libera, infatti, abbiamo organizzato la ripartenza e attualmente le ragazze della B1 si allenano cinque giorni alla settimana. In altri orari riusciamo a far allenare l’Under 15 tre volte alla settimana e la domenica è il momento dell’Under 13. L’Under 15, l’Under 13 e il minivolley lavorano pure online dove proponiamo, oltre ad attività legate al mondo della pallavolo, anche ad esempio lo yoga. Per le ragazze è stato bellissimo poter tornare in campo: lo sport è uno sfogo, uno svago e permette di socializzare con le compagne. Essere in palestra, insomma, è davvero un’altra cosa rispetto a stare a casa davanti al computer allenandosi in modalità virtuale e non in presenza”.

Il campionato di B1 partirà tra oltre un mese e mezzo. Com’è strutturata la marcia di avvicinamento allo start?
“Proprio mentre stavamo disputando le prime amichevoli in preparazione del via del campionato previsto inizialmente per fine novembre, è stato emanato il DPCM che ha chiuso ogni possibilità di allenarsi in palestra. Il gruppo è stato dunque fermo per tre settimane e, alla ripresa, ha fatto un richiamo della preparazione fisica e ha lavorato parecchio sulla parte tecnica. Ora sono le ragazze tornate di nuovo ad un buon livello di forma e dalla prossima settimana cominceremo a concentrarci sul gioco, sugli schemi e speriamo di poter organizzare qualche amichevole. Non tutte le squadre però hanno ricominciato ad allenarsi o hanno la palestra disponibile e non sarà facile disputare dei test”.

Che tipo di squadra avete allestito? Quali sono gli obiettivi?
“Il nostro gruppo è molto giovane, è praticamente una Under 17. In estate sono arrivate le due palleggiatrici e dobbiamo integrarle il prima e il meglio possibile con il resto della squadra. Nelle tre amichevoli disputate prima di questo ultimo stop abbiamo avuto buone risposte ed eravamo fiduciosi. Puntiamo a far crescere e a far fare esperienza alle nostre giocatrici e a mantenere la categoria. Sarà una stagione strana e diversa dalle altre, ma noi ci siamo”.

Il nuovo format pensato la soddisfa?
“La formula è un po’ anomala perchè la prima fase è strutturata su incontri di andata e ritorno mentre la seconda su un unico gironcino e questo fa sì che non tutte le squadre si incrocino almeno una volta. A mio parere questo campionato non sarà regolare a tutti gli effetti e con tale suddivisione alcune formazioni saranno favorite e altre meno, ma, vista la situazione di emergenza che stiamo vivendo, ci si adatta. D’altronde non si poteva accontentare tutti”.

Nella prima fase Orago se la vedrà con Picco Lecco, Tecnoteam Albese, Settimo Milanese, Novate e le sarde di Palau.
“Data la vicinanza a Malpensa mi aspettavo la trasferta sarda e non ne sono rimasto sorpreso. Palau, per l’altro, ha costruito un gruppo competitivo. Le due favorite non solo alla vittoria del girone ma alla promozione in A2 sono Lecco e Albese che si sono rinforzate di molto. Noi ce la giocheremo con Novate e Settimo, ma non escludo che possano esserci sorprese, soprattutto in una stagione strana come quella che sta per cominciare”.

Pochi giorni fa la Riforma dello Sport ha toccato anche il tema del vincolo sportivo che sarà abolito. Che cosa ne pensa?
“Vedremo come evolverà la questione e quali saranno gli effettivi parametri per lo svincolo e il premio di preparazione a beneficio delle società. E’ chiaro che se ogni anno una ragazza può cambiare club è difficile programmare a media-lunga scadenza come facciamo noi. I nostri progetti durano almeno 3 o 4 anni e facciamo crescere le giocatrici fino a far loro spiccare il volo. Ora le carte potrebbero rimescolarsi e credo che a fare da padroni possano essere i procuratori che non faranno più accordi con le società ma direttamente con le famiglie che porteranno le figlie dove saranno loro offerti più soldi. A mio parere, si creeranno molte più aste per le giocatrici più promettenti e non vorrei che a spuntarla siano club che hanno maggiori disponibilità economica ma magari un progetto tecnico di minor qualità”.

Quanto al tema del lavoro sportivo dilettantistico, invece?
“Trovo corretto che gli allenatori siano più tutelati, ma non credo sia giusto che tutto debba gravare sulle società che, oltre al rimborso spese, devono provvedere anche ai contributi. Senza gli introiti dei cartellini, per molti club la strada si farebbe davvero in salita. Aspettiamo però quali saranno le reali direttive che darà la Federazione; se tutto sarà confermato per alcuni club si prospettano tempi bui”.

Laura Paganini

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