Nella serata di ieri si è svolta in streaming una riunione richiesta dal consigliere di Varese Ideale Stefano Clerici sull’argomento del palaghiaccio e sulla delicata situazione che si è creata. Dopo il lockdown, infatti, la struttura di via Albani a Varese non ha più riaperto, complice un sopralluogo dei Vigili del Fuoco che ha evidenziato problemi strutturali e all’impianto elettrico tali da renderlo inagibile e per sistemare i quali ci vorrebbe un investimento di circa 200mila euro. Con un progetto per la riqualificazione totale dell’impianto in vista delle Olimpiadi invernali 2026 già sul tavolo (sarà presentato settimana prossima alle associazioni sportive che hanno base al palaghiaccio), la via della sistemazione provvisoria non è ritenuta percorribile.
I Mastini Varese, la Varese Ghiaccio e l’Happy Sport Team, dunque, al momento non possono ricominciare la propria attività né programmare la stagione 2020/2021, un problema non da poco, considerato che siamo a fine luglio e che l’Amministrazione Comunale non ha dato certezze. Da qui il grido d’allarme lanciato qualche giorno fa da parte sia dell’Happy Sport Team, sia dei Mastini Varese.
Tornando a ieri sera, Stefano Clerici ha chiesto risposte al Sindaco Davide Galimberti che ha confermato la volontà di allestire nell’antistadio entro fine ottobre una pista del ghiaccio e di adoperarsi per prendere contatti con altre realtà hockeystiche della zona per consentire ai Mastini e al pattinaggio di riprendere gli allenamenti e fissare lì le eventuali partite.
Clerici, però, ha sottolineato come il mese di ottobre sia troppo tardi per posare la pista del ghiaccio che ai Mastini, ad esempio, servirebbe ben prima e fin dai primi giorni di settembre. Solo ciò darebbe la possibilità ai bambini e ragazzi del settore giovanile di iniziare una nuova stagione e consentirebbe alla dirigenza giallonera di lavorare per il futuro della prima squadra sia per quanto riguarda la questione coach (la panchina dopo l’addio di Da Rin è ancora scoperta), sia per il mercato.
Da quanto trapela, Como, Chiasso e anche l’Agorà di Milano non avrebbero la disponibilità di ore ghiaccio anche per far allenare i Mastini e ad oggi il rischio che Varese non possa partecipare al campionato di IHL, al quale si è già iscritto, è più che concreto.
Passando al nuoto, non è emersa nessuna novità. L’Amministrazione Comunale ha proposto che le società coinvolte in questa attività contattino altre piscine cittadine per chiedere se possono utilizzare temporaneamente i loro spazi, ma non sarà semplice, soprattutto per i tempi (sanitari) che corrono.
Redazione