Pochi giorni fa è arrivata la conferma di Francesca Piccinini, l’icona della pallavolo italiana nel mondo. Con la sua aggiunta e le new entries, la nuova UYBA non si pone limiti e nella stagione che verrà è stata affidata ad un allenatore esperto come Marco Fenoglio, capace di tirare fuori il meglio da ogni atleta. Ma la UYBA è cresciuta anche nell’assetto societario e nel peso politico acquisito in Lega Pallavolo Serie A Femminile con il presidente Giuseppe Pirola eletto prima nel Consiglio d’Amministrazione e poi nominato vice-presidente del Consorzio dei Club. 
Ne è convinto anche Paolo Lugiato, manager di successo con un passato recente da amministratore delegato proprio della società bustocca. “Giuseppe Pirola è stato bravo negli anni a portare avanti le sue idee, per certi versi rivoluzionarie, partendo proprio dalla casa della UYBA, il Palayamamay, trasformato in un gioiello “green” grazie all’efficientamento energico della struttura. Nel tempo, poi, ha costruito squadre competitive fino a riportare Busto Arsizio a vincere la Coppa Cev”.

La differenza tra UYBA e i top team europei, come Conegliano e Vakifbank Istanbul, è ancora molto ampia?
“Credo che dal punto di visto dell’assetto manageriale, la UYBA possa essere modello da copiare e da esportare. Abbiamo visto che il budget non sempre fa la differenza, come è accaduto qualche anno fa quando proprio Piccinini portò Casalmaggiore a vincere la Champions League contro ogni pronostico contro la corazzata Vakif. Penso, quindi, che il budget non sia tutto, ma che tanto possa fare anche la voglia di vincere”.

Quanto il Covid-19 cambierà la pallavolo italiana e soprattutto i valori di mercato?
“Questo poteva essere l’anno della conferma di Conegliano in Champions e di Busto in Coppa Cev e, guardando al campionato, avremmo assistito ad un finale di stagione entusiasmante. Purtroppo la pandemia ha fermato tutto e penso che in questa direzione la Federvolley ci abbia visto lungo decretando la chiusura anticipata dei campionati, pur tra mille polemiche e con tutte le conseguenza ad effetto domino del caso. E’ stata tutelata la salute degli atleti e, se analizziamo quello che è accaduto nel calcio con la ripartenza solo da pochi giorni, quella scelta federale, magari impopolare, con il senno di poi è stata giustificata. Sono sicuro che le aziende che appoggiano il volley sapranno sostenere le società e investire ancora. Ci sono nuove normative governative da seguire: i palasport saranno adeguati a norma e tutto riprenderà secondo la normalità. Ad esempio ho apprezzato come Pirola a Busto abbia reso fruibile il Palaymamay a 1000 tifosi con idee semplici ma efficaci. Il Palayamamay continuerà ad essere la casa della pallavolo mondiale”.

Ha più volte evidenziato il ruolo di Pirola nella crescita di UYBA. Come mai?
“Perché parliamo di un manager che ci mette cuore e passione in quello che fa, un romantico dello sport che investe nel calcio, pallavolo, atletica per il bene del territorio. E’ tra la gente e per la sua gente. Mi sembra di rivedere in Pirola i grandi presidenti delle squadre di calcio di una volta. Ecco perché credo che lui sia il vero top player di questa società perché il suo impegno va oltre il campo”.

Questa Unet E-Work dove può arrivare?
“Mi pare che Pirola e il DG Enzo Barbaro abbiano costruito una gran bella squadra, un mix di belle speranze e di giocatrici esperte. Almeno sulla carta questa è una formazione che può essere l’anti-Conegliano nella corsa scudetto. Bisognerà vedere a dicembre quali saranno i valori espressi dal campo e poi fare le dovute valutazioni per nuove eventuali opportunità del mercato. Ma su questo roster sono pronto a scommettere che arriverà fino in fondo a campionato, Coppa Italia e Champions League. Poi, confermare la Piccinini significa tanto per le ambizioni di questa squadra, fosse non altro in termini di immagine. Ma Pirola vuole vincere…”.

Quello che partirà sarà l’anno delle Olimpiadi, Covid-19 permettendo…
“Per carità, sarà sicuramente l’anno olimpico. Non ci possiamo permettere nuovi stop perché sarebbe un danno irreversibile per tutta l’economia mondiale e per tutti i settori. Con questa premessa, credo che la Lega Pallavolo Serie A Femminile e i club riusciranno a stilare un calendario e a spalmarlo da settembre ad aprile in modo tale da permettere alle aziende del volley di fare i dovuti investimenti. In tal senso il presidente Mauro Fabris, eletto per l’ottavo mandato consecutivo, è già al lavoro per definire il planning e dialogare con CEV e FIVB per stabilire la durata della stagione. La questione politica-elettiva e le diatribe con i club si è esaurita nel momento in cui il voto è terminato. Proprio l’elezione di Pirola a vicepresidente del Consorzio ha testimoniato ancora una volta come il dialogo e gli obiettivi siano essenziali per il bene comune del movimento”.

Infine, come valuta l’appeal della pallavolo femminile italiana dal punto di vista degli ascolti e di inserimento sui mercati esteri?
“Penso che la Lega Pallavolo Serie A Femminile abbia fatto un gran lavoro in tal senso per promuovere all’estero il nostro campionato che, a mio parere, resta il migliore al mondo. In Italia la copertura mediatica è buona. La diffusione anche tramite internet, senza costi, di partite e speciali ha portato il campionato di Serie A nelle case di tutti, tenuto conto inoltre che in Italia l’accordo Lega-Rai ha continuato a garantire visibilità in prima serata. Il lavoro sul tessuto nazionale ed internazionale di Lega, Mastergroup e delle società del Consorzio ha portato a risultati formidabili con un percorso che arriva da lontano. Gli ascolti sono sempre ottimi e penso che la pallavolo italiana femminile di eccellenza oggi goda del rispetto e della stima di tutti”.

Laura Paganini

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