
Gina: ciao Pina!
Pina: ciao Gina!
Gina: com’è?
Pina: come settimana scorso Gina. Sento dire che i numeri di questa tragedia fanno meno paura ma trattandosi di persone anche uno è comunque un dramma.
Gina: vero Pina. Ma hai letto i nostri Cecco e Beppe? Hanno ragione quando dicono che se ne deve occupare chi di dovere. Di stupidaggini e di pseudo esperti ne facciamo volentieri a meno. Ignoranza e stupidità pandemie di lunga data.
Pina: senti Gina, mi ha chiamato un po’ di gente felice di ritrovarci sul Varese Sport. Son contenta che mi chiami così raddoppiamo.
Gina: anch’io ma, argomenti?
Pina: sport!
Gina: sport? Adesso? A Varese?
Pina: certo! Ma sai quanti si sono fatti prendere da sta roba degli esercizi in casa o sul balcone? In pratica in pochi metri quadri.
Gina: io no ma con “sta roba”, come la chiami tu, mi viene in mente una domanda: se serve così poco perché solo in questa brutta occasione? E anche, perché spendiamo un sacco di soldi per palestre e allenatori quando possiamo farlo tranquillamente ed economicamente a casa nostra o, non adesso, all’aria aperta nei boschi, in collina o al lago?
Pina: e va beh Gina, premesso che la mia unica ginnastica degli ultimi trent’anni la faccio su è giù per le scale, con lo straccio e lo spazzolone, con i sacchetti della spesa e camminando per andare e tornare dalla Messa, in una palestra ti seguono evitando che ti massacri spalle e ginocchia e puoi trovare un bel gruppo.
Gina: mah…mi sa che quando potremo ricominciare a uscire di casa la gente dovrà capire bene come muoversi ma anche come spendere.
Pina: grazie alla mia pensione io rinnoverò comunque l’abbonamento palestra a mia nipote perché, non praticando sport agonistico, vedo che le piace e ha conosciuto tanta bella gente con cui si trova anche fuori dagli orari dei vari corsi.
Gina: brava Pina. Tua nipote come tanti altri suoi colleghi infermieri merita questo e altro per tutto quello che si sono trovati addosso. So di padri e madri di famiglia che non tornano casa da settimane lavorando in condizioni pazzesche, faccia a faccia con la morte.
Pina: hai ragione Gina.Un dramma nel dramma.
Gina: spero che di tutta questa gente in prima linea se ne parli anche dopo per lasciare loro il lavoro e condizioni migliori.
Pina: tornando allo sport, dopo tanti anni a Varese è stata una Pasqua senza memorial Garbosi. Un dispiacere per la famiglia e per la Miriam colpiti anche da un gravissimo lutto.
Gina: brutto non riempirsi cuore e anima con il Garbosi, terribile la tragedia più grande per ogni genitore: quella di perdere un figlio.
Pina: un abbraccio forte alla Miriam. Tornando allo sport. La pallacanestro ha chiuso tutto e arrivederci a quando potranno ricominciare allenamenti e campionati. Il calcio?
Gina: il calcio è un carrozzone complicato con interessi enormi. Capisco che una decisione sia davvero difficile e comunque decideranno non sarà indolore. Non mi riferisco tanto alla serie A che è un pianeta a parte. Penso alla serie B e ancor più al resto a scendere fino alle categorie più basse dove non esistono ricavi, solo spese.
Pina: oltre al fatto che il calcio e comunque ogni altra manifestazione bloccata ha azzerato mille altri lavori: baristi, parcheggiatori, paninari, imprese di pulizie, giardinieri, manutentori, speaker, hostess, stewart e molti altri.
Gina: brutta roba Pina. Come ne usciremo?
Pina: visto che abbiamo tutte e due i capelli bianchi sarai d’accordo con me se dico che ne usciremo come altre volte da altri drammi. Dalle guerre come dai terremoti e dal terrorismo, ne usciremo perchè la vita di chi resta nonostante tutto continua dimenticando tutto quanto di buono sappiamo dare nella difficoltà.
Gina: mi stai dicendo che chi sta bene starà bene e anche meglio e chi ha problemi continuerà ad averne anche di peggio?
Pina: la vita mi dice questo. Faccio fatica a pensare che questa volta sarà diversa.
Gina: dai salutiamoci con qualcosa di positivo.
Pina: la nostra amicizia, i nostri Cecco e Beppe che hanno ricominciato a scrivere e la nostra belle gente “sempre pronta a dar la mano” come cantano gli Alpini.
Gina: grazie Pina, gran bel finale.
Pina: basìn Gina
Gina: basìn Pina